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Comunicato stampa
http://www.sherwood.it/Aggressione-neonazista-a-Radio

Lettera aperta agli operatori dell'informazione
Ieri notte, poco dopo la mezzanotte, un gruppo di circa 15 persone con cappucci, passamontagna e bastoni, è entrato nel vicolo dove si trova la sede storica di Radio Sherwood a Padova, che come ogni venerdì ospitava una serata con musica live.
Il gruppo, che non abbiamo dubbi nell'individuare come appartenenti a organizzazioni neonaziste, ha raggiunto il piccolo cortile che si trova sotto la radio, aggredendo due ragazze e un ragazzo, che hanno dovuto ricorrere al Pronto Soccorso e al ricovero ospedaliero.
I rumori e le urla hanno portato chi si trovava all'interno dei locali a scendere nel cortile provocando l'immediata fuga di questi squallidi personaggi che si sono allontanati a bordo di alcune macchine.
La gravità di questa azione contro un'emittente che sta apertamente dalla parte di chi in questi territori lotta contro chi predica e pratica l'odio razziale, l'intolleranza e il razzismo, è chiara, e sta nel tentativo di intimidire uno strumento di comunicazione attivo da anni nel territorio del Veneto.
A nessuno può sfuggire che Radio Sherwood, nel suo quotidiano lavoro di informazione, è sempre stata una voce attenta a denunciare la provocatoria presenza di gruppuscoli di estrema destra che godono di coperture politiche e che troppe volte agiscono impunemente.
L'aggressione di venerdì sera è grave perché rivolta ad uno strumento di comunicazione, ad una testata giornalistica, ad un collettivo di operatori dell'informazione.
Quando la posta in gioco è il tentativo di far tacere l'informazione nessun episodio può essere posto in secondo piano. Si può condividere o no la linea editoriale della nostra emittente, ma crediamo che tutti debbano cogliere la gravità di quanto è successo ed esprimere una posizione netta.
Facciamo appello alle strutture istituzionali, ufficiali e sindacali del sistema comunicativo, alle testate giornalistiche e ai singoli operatori dell'informazione perché si affianchino a noi nel sottolineare la gravità di quanto è successo.
L'episodio di venerdì non può essere ascritto al falso, generico ed evanescente teorema dello scontro tra opposti estremismi che troppe volte è servito, e oggi riproposto, solo per non andare a fondo delle questioni.
Ringraziamo chi vorrà essere con noi in un'ulteriore tappa della difesa della libertà di informazione.

Per contatti e messaggi di solidarietà::
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