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“L'Eco (degli insorti) di Santa Libera”

le battaglie della vecchia e della nuova Resistenza proletaria e antifascista di Asti-Langhe (a.64° mar  2007 nr. 1)


GLI UOMINI E GLI IDEALI
che ispirarono la lotta armata contro il nazifascismo erano rivoluzionari, libertari, utopisti, egalitari, pacifisti, internazionalisti, antimperialisti, anticapitalisti, antimilitaristi… e sono più vivi ed attuali che mai
LI PORTEREMO AVANTI “HASTA LA VICTORIA SIEMPRE”

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RESOCONTO CRITICO DELLA RIUNIONE DEL COMITATO ANTIFASCISTA DEL COMUNE DI ASTI

(breve nota storica. Nato negli anni 80 come risposta unitaria e per un impegno permanente di Lotta Antifascista, a seguito dell'ennesima provocazione di piazza (p.za Alfieri) dei fascisti di Asti e dintorni guidati dal gerarca Almirante etc, era composto da una 80ina di persone in rappresentanza delle Forze della Resistenza, dei partiti del cosiddetto “arco costituzionale”, dei sindacati, delle organizzazioni giovanili etc etc. e venne stabilito che a presiederlo – in ogni occasione e non solo il 25 Aprile – fosse di volta in volta il Sindaco in carica. Alla riunione odierna convocata e presieduta – con evidente disagio – dal Sindaco del centro-sinistra Voglino erano presenti 10 persone(!) assenti tutti i segretari dei partiti cosiddetti democratici, compreso il centro-sinistra. Come accade ormai da anni, si è trattato di un incontro unilaterale, rituale, burocratico senza un minimo di accenno e di discussione sulla situazione politica e in particolare sul dilagare dell'eversione fascista )

1. Il sindaco Voglino (col quale in precedenza e dopo un anno di attesa si era potuto chiarire civilmente – come noi chiedevamo – le divergenze politiche sorte tra di noi in seguito la provocazione fascista del 25 Aprile 2005(!) al Campo del Palio, dove vennero fucilati nell'aprile 1945 alcuni fascisti criminali di guerra) si è impegnato personalmente, su nostra sollecitazione, di intervenire presso il Prefetto per impedire il ripetersi di quell'affronto alla Resistenza e all'Antifascismo;
2. Si è convenuti che, prima del “discorso ufficiale”, un rappresentante dei giovani (quest'anno toccherebbe – dopo la fgci – al “Collettivo Nuova Resistenza Santa Libera Giustizia e Libertà”) porterà il saluto degli studenti e operai antifascisti astigiani;
3. Si è stabilito che per il futuro gli “oratori ufficiali” saranno scelti dal “Comitato Unitario…” e non in altre sedi come è avvenuto sino ad oggi, possibilmente a rotazione tra le forze della Resistenza e dei partiti autenticamente antifascisti;
4. Dopo che il rappresentante dell'ISRAT ha tentato di spiegarci “l'attendibilità politica”(!) e “istituzionale”(!) dell'”oratore ufficiale”, in quanto esponente dell'ISR di Torino (da noi contestato non in quanto tale, né come persona, ma perché scelto e imposto come sempre dai “fascisti rossi” (ex pci-psi-dc) dell'ANPI, al di fuori del “Comitato Unitario…” - che, anche per questi metodi autoritari e settari, sta scomparendo - ) si è preso atto che oltre “l'oratore ufficiale” dovrebbero parlare – scelti dai “fascisti rossi” - : un Garibaldino, un Badogliano, un Matteottino e un Reduce (il solito Bortoletto, quando ce ne sono altri decisamente più affidabili… e dopo che noi avevamo chiesto, per fatti gravi, la sua destituzione da presidente ANPI!). Dunque, di veramente nuovo, NULLA. C'e' solo quel “Garibaldino”, della VIII Divisione, l'amico Festa (di Vinchio), l'ex Presidente che nel 2000 fu costretto a dimettersi – e fui il solo a difenderlo – causa i continui furiosi scontri con il fazioso ex segretario pci, Bo, caporione dei “fascisti rossi”. Ora, poiché dopo anni di “separazione forzata”, Festa è stato ripescato dai “caporioni ex pci-psi-dc” che l'avevano provocato e poi sostituito proprio col Bortoletto (!!!), l'operazione “ripescaggio” ci sembra molto strana.

La presente è stata trasmessa anche a Festa, che ricordiamo come persona corretta e democratica, sperando di saperne un po’ di più da Lui.

G.G.
IX Divisione Garibaldi – Santa Libera

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“L'Eco (degli insorti) di Santa Libera”

le battaglie della vecchia e della nuova Resistenza proletaria e antifascista di Asti-Langhe (a.64° mar  2007 nr. 2)


GLI UOMINI E GLI IDEALI
che ispirarono la lotta armata contro il nazifascismo erano rivoluzionari, libertari, utopisti, egalitari, pacifisti, internazionalisti, antimperialisti, anticapitalisti, antimilitaristi… e sono più vivi e attuali che mai
LI PORTEREMO AVANTI “HASTA LA VICTORIA SIEMPRE”

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UN NUOVO ATTENTATO DEI FASCISTI ROSSI CONTRO L'UNITA' DELL'ANPI
UNA PERICOLOSA INIZIATIVA DELLA SEZIONE ANPI “STEFANO MANINA”

Nel corso della riunione del ”Comitato Unitario Antifascista del Comune di Asti” convocata per definire il programma di iniziative atte a celebrare la sconfitta nazifascista del 25 Aprile 1945, siamo stati informati che l'attuale segretario della sez. Anpi “Stefano Manina”, Rizzolari (parente e uomo di fiducia dei “fascisti rossi” che spadroneggiano in Anpi – ricordiamoli: i Bo, Miroglio, Bosia, Tomalino, Bortoletto), avrebbe trasmesso al nuovo Presidente Anpi Bianco un “documento” (al solito opera del parente Bo, il fazioso ex segretario pci) col quale l'intera sezione minaccerebbe di abbandonare l'Anpi qualora il Presidente decidesse di restituirci la tessera (cioè il nostro diritto al rientro in Anpi e la libertà di portare avanti la battaglia ideale, politica e sociale per la quale l'Anpi è stata creata) che ci venne sottratta, in spregio allo Statuto e con un complotto di stampo mafioso, dai suddetti “fascisti rossi”.

CON I FASCISTI (ROSSI O NERI) NON SI TRATTA, DEVONO ANDARSENE

Nell'attesa che il partigiano Bianco si decida a compiere il proprio dovere di Presidente, senza sottostare ai ricatti e alle intimidazioni (per tema di perdere quella poltrona, ormai sempre più screditata, e come accadde a molti compagni della cgil e del pci negli 80, quando scoprimmo e denunciammo senza esitare la corruzione dilagante nel sindacato e nel partito, e loro stettero zitti) e mantenga fede alla parola data – ancora di recente in presenza del compagno Malandrone del Social Forum – e ci restituisca quanto ci è dovuto di diritto (art.2 par.A dello Statuto e seguenti), ad evitare intrighi e sotterfugi abituali nel “mondo politico”… ci rivolgiamo apertamente ai compagni:

SOTTILE, MALANDRONE, ROBOTTI, ZANNA

Quali esponenti della sinistra “radicale”, dirigenti provinciali Anpi e iscritti alla “Manina”, perché ci spieghino singolarmente in privato, meglio se su questa mailing list del Social Forum, il perché di quel miserabile “documento”, e come è stato possibile che gli 80 iscritti della “Manina” (che notoriamente per ragioni di età, di salute etc etc non partecipano alle riunioni... e non conoscono gli intrighi e il malaffare politico, morale e amministrativo dei “fascisti rossi” che spadroneggiano in Anpi) abbiano potuto sottoscriverlo senza un leale, democratico, civile confronto. Noi siamo a loro completa disposizione per tutti i chiarimenti del caso, non in privato, ma in una ASSEMBLEA PUBBLICA APERTA A TUTTI, perché le forze della Resistenza e dell'Antifascismo non sono solo quelli iscritti all'Anpi… e come sancisce il suo Statuto, è nostro dovere di rivolgerci a tutti.
Nel frattempo ricordiamo ai caporioni “rossi & c.” che per i disertori e i fomentatori di tradimento, in tempo di guerra (e noi tutti lo siamo) era prevista – secondo le spietate regole dei loro capi mussoliniani/badogliani – la FUCILAZIONE. Essendo pacifisti e contro la pena di morte, noi della nuova Resistenza ci limitiamo a chiedere, in base all'articolo 27 dello Statuto Anpi, che le minacciate Dimissioni/Diserzione dei promotori della miserabile sortita siano accettate senza esitare, ne va del prestigio dell'Anpi. Devono andarsene, ritornare alle loro faccende private, per far posto ai giovani della nuova Resistenza, perché solo così l'Anpi partigiana e proletaria potrà riprendersi e sopravvivere.
Noi ci batteremo perché questo avvenga al più presto.

G.G.
IX Divisione Garibaldi – Santa Libera


post scriptum
Ricordiamo – e lo proveremo in Tribunale se sarà il caso – per chi ha definito le nostre accuse ai “fascisti rossi & c.”, “diffamazione e offese personali” (ne prenda atto il diffamatore Ragusa segretario di Rifondazione) alcuni articoli dello Statuto Anpi violati dai “fascisti rossi & c.”:  2, 12, 13, 14, 23, 24, 26, 27, 32.
M.M. che é persona corretta e politicamente molto impegnata, ci dice che “con le querele non si va da nessuna parte” (lo diceva anche l'antifascista Togliatti... che però i processi, senza querela e senza possibilità di difesa per gli accusati, li faceva nel suo partito… e sappiamo con quale esito). Come partigiano antifascista e proletario anticapitalista, quando parlo di Querela Legale ne parlo non solo o tanto come una “questione privata”, ma come MEZZO DI DIFESA PUBBLICA E DI LOTTA ANTIFASCISTA (applicato più volte con successo contro i fascisti neri... e ben sapendo che i fascisti non sono solo neri). Così, ad esempio, poiché i “fascisti rossi & c.” hanno cacciato dall'Anpi con metodi fascisti/mafiosi un antifascista, perché costui voleva e vuole realizzare quanto è scritto nello Statuto Anpi (art.2 par. M, cioè sostenere e affiancare le lotte della nuova resistenza antifascista e proletaria) e un “dirigente provinciale comunista”(!) li difende, e offende denigra calunnia pubblicamente quell'antifascista, a chi potrebbe giovare il suo silenzio? Solo e soltanto ai fascisti, rossi azzurri o neri che siano. Pertanto, smascherare – e se sarà il caso querelare – i “fascisti rossi & c.” e il comunista Ragusa che li difende per il suo interesse politico personale è un primario dovere politico, di coerenza ideale e onestà intellettuale.

Non  ci vuole molto coraggio, ma solo un po' di fiducia nella gente onesta e nel valore rivoluzionario della VERITA’.