Comunicato stampa
Cremona, 5 settembre 2005

Oggetto: NO AGLI AUMENTI DELLE TARIFFE DEI BUS A CREMONA

Nei giorni scorsi la stampa di Cremona ha dato notizia che la KM si appresterebbe ad aumentare il costo degli abbonamenti degli studenti ed alcuni tipi di tickets a tariffa agevolata.

Questa revisione al rialzo delle tariffe sarebbe odiosa ed ingiustificata e contribuirebbe ad accrescere le tensioni sociali determinate dai continui aumenti dei prezzi e delle tariffe, che stanno erodendo da anni salari e stipendi dei lavoratori, milioni dei quali non hanno neppure avuto i soliti insufficienti rinnovi contrattuali.

Questa proposta viene giustificata con la crescita dei prezzi dei carburanti. Ma degli amministratori esperti ed oculati, per di più di “sinistra”, dovrebbero sapere che amministrare un’azienda che eroga un servizio pubblico non può ispirarsi alla sola logica della ricerca del profitto come avviene in qualsiasi società privata e che il contenimento dei costi deve e può seguire meccanismi differenti da quelli tradizionali. Oppure dobbiamo continuare a pensare che una volta nella “stanza dei bottoni” tutti i sorci sembrano grigi?

Gli aumenti proposti non sono “infimi” come sostiene qualcuno, saranno “infimi” per chi percepisce onorari da liberi professionisti o redditi elevati derivanti dall’appartenenza ai vari consigli d’amministrazione. Definire “infimi” aumenti fatti sulla pelle altrui, oltre che mostrare cattivo gusto, costituisce anche un’offesa alla maggioranza della popolazione che deve far quadrare a fatica i conti per arrivare a fine mese.

Noi riteniamo che occorrerebbe mettere mano ad una razionalizzazione e riorganizzazione del servizio, potenziando e riqualificando il trasporto urbano ed anche extra-urbano, cominciando a tagliare spese inutili ( marketing, rappresentanza, comunicazione ecc.) e a ridimensionare i lauti compensi dei consiglieri d’amministrazione e del presidente ed introducendo il rispetto rigoroso dell’incompatibilità fra incarichi nel consiglio d’amministrazione e  proprie attività professionali.

 Maggiore qualità significherebbe maggior utilizzo dei mezzi pubblici e quindi maggiori introiti e meno traffico inquinante, oltre che riequilibrio dei costi.

Chiediamo formalmente al sindaco, alla giunta e al consiglio comunale di Cremona di respingere la richiesta di aumento, che colpirebbe ancora una volta i settori più deboli della società.

Sappiamo per esperienza che le parole contano poco, per cui occorrerà una forte mobilitazione di studenti e lavoratori per impedire questa ulteriore ingiustizia, dettata solo da superficialità ed incompetenza gestionale. Per quanto ci riguarda ci daremo da fare in questo senso, così come abbiamo fatto con i pendolari e non escludiamo la proposta di uno sciopero “del biglietto”e forme di autoriduzione.

Un’ ultima osservazione: i sindacati confederali ed extra-confederali( soprattutto questi ultimi che hanno una presenza significativa in KM e che avrebbero un’ottima occasione per saldare la lotta giusta degli autoferrotranvieri con quella altrettanto giusta degli utenti contro gli aumenti) non hanno nulla da obiettare su questa proposta di aumento delle tariffe, in un contesto in cui hanno più volte chiesto al governo centrale di intervenire per bloccare l’aumento di quelle di sua competenza (luce e gas)?

Per L’altra Lombardia  - SU LA TESTA

 ( Giorgio Riboldi- presidente)

P.S. La KM é fra le prime aziende di trasporto pubblico a livello nazionale che paventa aumenti tariffari come conseguenza del caro-carburante.

PP.SS. Vergognosa oltre che pericolosa è la posizione del responsabile del Sindacato di Base (Sincobas) della KM, il quale, di fatto, giustifica ed avalla  (dichiarazione alla stampa del 3 settembre 2005 e mai smentita) la richiesta di aumento degli abbonamenti facendosi scavalcare a sinistra dalla CISL.

Evidentemente rispetto all’autonomia ed indipendenza sindacale è prevalsa in lui la logica concertativa e di partito (vedere composizione e gerarchie nel consiglio di amministrazione di KM).