COMUNICATO STAMPA

Cremona, 23 novembre 2005

 

OGGETTO:LA GIUNTA PROVINCIALE IN BILICO TRA IL RIDICOLO, LA FARSA E IL DRAMMA…COMUNQUE CHI PAGHERA’ SARANNO SEMPRE I CITTADINI

 

La Giunta provinciale di Cremona ci ha abituato da tempo ad un balletto squallido e politicamente volgare fra l’anima di centrosinistra facente capo a DS e Margherita e quella di Rifondazione e Verdi.

Premesso che noi non ci schieriamo e non ci siamo mai schierati  né con gli uni né con gli altri, ci preme sottolineare un dato di fondo da cui non si può prescindere: nell’ultima campagna elettorale i DS, Margherita e tutta la galassia ulivista avevano parlato chiaro ed avevano presentato e fatto accettare agli altri alleati un programma di legislatura contenente, tra l’altro, l’impegno a realizzare le autostrade Cremona-Mantova e la costruzione del terzo ponte sul Po.

Rifondazione e Verdi pur dichiarandosi a parole contrari a queste infrastrutture, non solo sottoscrissero il programma, ma una volta vinte le elezioni accettarono pure incarichi assessorili, con la giustificazione (per gli allocchi) che avrebbero condizionato dall’interno le scelte della giunta Torchio.

Ora siamo di nuovo alla farsa-drammatica: la giunta, rifacendosi coerentemente (secondo il suo punto di vista) al programma sottoscritto da tutte le forze politiche dell’Unione, ribadisce la necessità di accelerare la realizzazione del programma relativamente al terzo ponte e alla Cremona-Mantova. Inoltre, facendo appello ad una normativa regionale, dichiara l’intenzione di avviare un percorso che si dovrebbe concludere con la privatizzazione della rete idrica cremonese.

A questo punto qualsiasi persona di buon senso e di buon gusto, e soprattutto gli elettori di Rifondazione e Verdi, si sarebbero aspettati una risposta decisa, dignitosa e coerente consistente nell’uscita dalla giunta provinciale.

Ma nulla di tutto questo accade e accadrà, anzi, dopo le solite reazioni parolaie, inconcludenti, burocratiche, politiciste, nominalistiche e falsamente ultimative, improvvisamente ecco che viene fatta rientrare qualsiasi “minaccia” di ritiro dalla giunta.

Rifondazione e Verdi, utilizzando le vecchie e squallide pratiche degli altri partiti, si accontentano di una mediazione “verbale” ed accettano di sottoscrivere e votare  un documento che di fatto rilancia il progetto programmatico originario della giunta, senza che si faccia un riferimento esplicito né al terzo ponte, né alle altre questioni controverse.

Peccato che il programma della giunta  (sottoscritto a questo punto per la seconda volta) preveda appunto la realizzazione del terzo ponte e la costruzione dell’autostrada Cremona-Mantova.

I consiglieri di Rifondazione e dei Verdi non hanno né il senso dell’onore né del ridicolo. 

A questo punto non ci sono molte più parole da sprecare su questi personaggi di falsa sinistra radicale, che vivono la politica come mera occupazione di posti e che una volta ricevuto il mandato degli elettori non lo rispettano e si muovono sempre al confine tra la furbizia e l’insipienza programmatica, che, come è noto, sostituiscono l’intelligenza e l’etica.

Ci auguriamo solo che gli elettori, e prima ancora gli iscritti a Rifondazione e Verdi, si ribellino e costringano i loro rappresentanti ad assumere atteggiamenti coerenti con quanto sostenuto in campagna elettorale e soprattutto nei programmi dei loro partiti .

Ciò che sta succedendo nella giunta provinciale di Cremona non solo non è dignitoso e non fa bene a nessuno (e purtroppo non è limitato solo a Cremona), ma apre le porte alle offensive della destra che per l’insipienza altrui vede aprirsi spazi politici insperati.

Il fascismo prese il potere anche per le contraddizioni, l’incapacità e l’impotenza dei moderati e dei riformisti.

 

Per L’altra Lombardia – SU LA TESTA

Mariella Megna

Giorgio Riboldi