BARI   25 gennaio - 4  febbraio 
GIORNATA MEMORIA:  MOSTRA SU JASENOVAC CAMPO STERMINIO CROAZIA

BARI - In occasione della 'Giornata delle memoria', 'Most za Beograd- Un ponte per Belgrado in terra di Bari' l'
associazione culturale di solidarieta' con le popolazioni jugoslave che ha sede a Bari ha curato una mostra fotografica sul campo di sterminio di 'Jasenovac (1942-1945) in cui morirono, tra gli altri, 12.432 bambini al di sotto dei 14 anni. la mostra sara' inaugurata il 25 gennaio
prossimo. Nel darne notizia un comunicato ricorda che l'associazione promuove, tra l'altro, iniziative di
conoscenza della storia e della cultura jugoslave, iniziative di solidarieta' nei confronti delle vittime della
guerra nel campo sanitario, scolastico, alimentare e in ogni altro campo e di adozioni a distanza di bambini jugoslavi.
La mostra e' stata organizzata in collaborazione con il 'Museo delle vittime del genocidio' di Belgrado, l'Istituto
pugliese di Storia dell'antifascismo e dell'Italia contemporanea, gli assessorati alla cultura del Comune e
della provincia di Bari, con il patrocinio del consolato di Serbia e dell'assessorato al Mediterraneo della Regione
Puglia. La mostra, che propone anche audiovisivi, riguarda Jasenovac, il piu' grande campo di concentramento e di
sterminio dell'area balcanica, in Croazia, sulle rive del fiume Sava, un centinaio di chilometri a sud di Zagabria.
Jasenovac fu costruito nell'agosto 1941 e rimase attivo fino all'aprile del 1945, quando fu smantellato. Le vittime di
Jasenovac, secondo stime attendibili degli studiosi - e' detto nel comunicato - si aggirano intorno a seicentomila
(anche se una storiografia 'riduzionista' tende a ridimensionarne il numero a meno di centomila), in
prevalenza serbi, rom, ebrei, e chiunque si opponesse al regime filonazista degli ustascia di Ante Pavelic. A
Jasenovac furono imprigionati circa 25.000 ebrei di tutta la regione, a partire da Sarajevo, quasi tutti sterminati
nell'agosto del 1942. Molti dei morti di Auschwitz provenivano da Jasenovac. In condizioni inumane, venivano
tenuti in vita coloro i quali potevano essere utili al regime: farmacisti e dottori, fabbri e ciabattini, gli altri
venivano sterminati nei campi di Granik e Gradina. Jasenovac e' considerato dagli storici, ''per crudelta' e torture'',
uno dei luoghi infernali della storia. La mostra e' stata realizzata con la collaborazione del 'Museo delle vittime
del genocidio' di Belgrado, che ha fornito ampia documentazione e la mostra 'Bili su samo deca' (erano solo
bambini) sulla storia delle 19.432 vittime accertate al di sotto dei 14 anni del campo. Altro materiale documentario
proviene dal 'Jasenovac Research Institute' (JRI) di New York. La rassegna sara' arricchita da pannelli realizzati
con la collaborazione del prof. Antonio Leuzzi, direttore dell'Istituto pugliese per la Storia dell'Antifascismo e
dell'Italia Contemporanea (c/o la Biblioteca del consiglio regionale), sulla presenza in Puglia e Basilicata, di
numerosi internati di origine jugoslava. La mostra sara' allestita nella Sala Murat e aperta al pubblico fino al 4
febbraio.

Sulla mostra organizzata a Bari da Most za Beograd si veda anche:
http://www.cnj.it/INIZIATIVE/jasenovac_most.htm