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L’ITALIA E’ UN PAESE A SOVRANITA' LIMITATA

 

Il Pentagono vuol fare di Vicenza  la base americana più potente d’Europa, il “pugno di combattimento di un ipotetico conflitto con Teheran”, Il cuore e il cervello della risposta bellica sull’intero scacchiere mediorientale, Iraq e Afghanistan inclusi. Attualmente la provincia vicentina ospita, oltre ai 6 mila della Ederle, un quartiere blindato e vietato detto “Villaggio della pace”, vari magazzini in zona industriale, due siti a Tormeno e Longare incluso il Pluto, dove per vent’anni sono stati stoccati missili in giardino a testata nucleare. Acquisendo il Dal Molin, aeroporto militare italiano in dismissione, "la 173a Brigata aerotrasportata sarà ampliata in Brigade Combat Team", afferma il generale James L. Jones, comandante delle forze armate Usa in Europa, “e rimarrà in Italia, in prossimità della base aerea di Aviano, suo centro d’impiego primario”. I piani per la ristrutturazione e la costruzione di infrastrutture sono già pronti, unico inconveniente la reazione della popolazione locale e la mobilitazione di massa contro la base USA.

 

Quante sono le basi Usa in Italia?

 

1.546 gli edifici di proprietà delle forze armate statunitensi nel nostro paese; 1.168 gli edifici in affitto, con una superficie complessiva di quasi 2 milioni di metri quadrati. 15.500 i militari Usa presenti in Italia; 4.500 i civili Usa che lavorano nelle basi. Con il potenziamento del bunker americano di Vicenza, viene rafforzato l’intero sistema delle basi statunitensi in Italia. Una buona parte del territorio italiano è già stato espropriato dagli USA e dalla NATO.

Dobbiamo regalargliene ancora?

 

A cosa servono?

 

Ci dicono per la ricchezza, il lavoro e il benessere dei cittadini italiani, per la pace e la sicurezza mondiale.

Noi abbiamo invece una sola sicurezza: servono per mantenere la ricchezza dei padroni, sottrarre risorse all’ambiente, al territorio, al lavoro, al benessere dei cittadini italiani per la guerra e il terrorismo imperialista. Sono le basi della morte e del dominio capitalista, utilizzate come supporto CIA ai rapimenti, alla tortura delle carceri segrete, alla guerra, alle stragi, all’occupazione e distruzione dei territori.

 

Che fare?

 

Dovremmo rassegnarci e “dire sì, perché c'è già stato un orientamento espresso dal precedente governo”. Così la pensa il futuro partito democratico per bocca di G. Amato. E per incipriarsi il naso di democrazia ci promettono “un’opposizione dura e senza fine” (Elettra Deiana, PRC) perché “La sovranità nazionale non può essere messa in discussione” (M. Rizzo, PdCI) e ci propongono “un referendum tra la popolazione vicentina prima di decidere” (Fassino, DS), mentre sanno bene che non si tratta di un problema urbanistico ma di un problema politico, quello di dimostrare al padrone americano che il governo Italiano (di destra o di sinistra) gli è sempre comunque fedele, perché nei fatti l'Italia è una colonia USA. L’attuale grado di militarizzazione USA/NATO del (fu) nostro territorio, è già di fatto incompatibile con una piena sovranità nazionale. E neanche su questo può rassicurarci la posizione della cosiddetta sinistra radicale, che sinora ha dimostrato di piegarsi ampiamente a qualunque volere dei centristi pur di non far cadere il governo. E’ stato così per la finanziaria di guerra e l’invio di soldati italiani in Libano, ed è così per il rifinanziamento della missione in Afghanistan. Sarebbe questa la tanto sbandierata discontinuità in politica estera dell’attuale governo rispetto al precedente? Il teatrino della politica di palazzo sembra ignorare la volontà delle masse popolari che si mobilitano contro la base USA, ma questa mobilitazione è in continua ascesa e non potranno continuare ad ignorarla ancora per molto. Gridiamogli forte:

 

FUORI LE BASI USA/NATO DALL’ITALIA! VICENZA LIBERA!

 

Non vogliamo più essere complici e pagare le spese delle loro guerre

 

 

Rete Antifascista Perugina