No all’invio di truppe in Libano!
Durante la campagna elettorale, il centro sinistra aveva promesso una rottura
in politica estera rispetto alla linea guerrafondaia e espansionista seguita
dal governo Berlusconi. Le decisioni seguite da questo esecutivo hanno però
smentito ampliamente questi falsi propositi. Il mantenimento, tuttora, delle
truppe in Iraq, il rifinanziamento della missione in Afghanistan,
l’indiscutibilità assoluta della presenza militare italiana nei Balcani e in
altri luoghi del mondo avevano già dimostrato quanto il governo Prodi
dimostrasse una continuità perfetta con i suoi predecessori nelle politiche di
occupazione e spoliazione di popoli e nazioni.
Ora però, con il prospettato intervento in Libano, la banda di ciarlatani e
ipocriti che risponde al nome di “Unione” si appresta a superare i loro degni
compari del centro destra in termini di espansionismo militare. L’Italia potrà
essere infatti la forza più rilevante, o addirittura assumere il comando, del
contingente imperialista sotto mandato Onu che avrà il compito di realizzare
sul confine libanese-israeliano e in Libano quanto Israele non è riuscita a
fare con i bombardieri e i carrarmati nei giorni scorsi. Nonostante infatti la
sinistra borghese italiana presenti l’intervento in Libano come “missione di
pace”, appare chiaro che essa sia l’ennesimo tentativo di disarmare e
sconfiggere la Resistenza Libanese, in particolare Hezbollah, e disegnare un
Libano docile e sottomesso ai sionisti e agli imperialisti. La risoluzione
1701 è infatti il frutto della comune volontà di Israele, Usa, Gran Bretagna,
Francia, Germania e Italia di obbligare il governo libanese a
farla finita con la Resistenza, usando la doppia pressione della presenza
militare diretta e della possibile ripresa dei bombardamenti israeliani.
L’Italia si candida a far la parte del leone proprio per il suo attuale ruolo
(così è stato voluto da Prodi) di mediatore fra l’asse Usa-Israele e la
Francia, l’unico paese imperialista nella Ue che persegue interessi propri
rispetto a Washington e storicamente legato alla borghesia libanese.
Difronte a tutto ciò, nel nostro paese, non si può non rilevare la latitanza
pressoché totale del movimento per la pace nella lotta contro la politica
guerrafondaia di Prodi. D’altronde, in parte, questa assenza si motiva con la
posizione di totale sudditanza manifestata dai partiti come Pdci, Prc e Verdi
alle scelte interventiste della loro coalizione. Questi cosidetti
“non-violenti”, dopo essersi riempiti la bocca con i loro deliri sulla
equivalenza della guerra imperialista e delle guerre di liberazione (definite
come “terrorismo”), oggi si fanno addirittura promotori degli interventi
militari, rispolverando la vecchissima balla delle missioni di pace.
Appare chiaro dunque che la lotta contro la guerra imperialista non può
essere condotta facendo riferimento a forze istituzionali e opportuniste, vere
e proprie macchine dell’illusione e dell’inganno politico. Bisogna altresì
guardare ai fatti i quali oggi dimostrano che solo la Resistenza dei popoli
oppressi riesce a fermare le aggressioni delle potenze capitaliste. E’ questa
la lezione da trarre dalla sconfitta inferta dalla Resistenza Libanese a
Israele, il cui esercito è stato travolto e sbaragliato da una straordinaria
guerriglia partigiana. E’ questa Resistenza, al pari di quella afghana,
palestinese e irachena, che ha permesso di fermare l’allargamento della
sanguinaria “guerra al terrorismo” a nuovi paesi e popoli quali Siria e Iran.
E’ con la Resistenza che si può guadagnare la pace, negandola si fa solo un
piacere ai guerrafondai! O, dunque, il movimento pacifista muterà la sua
natura, alimentando il sostegno alle lotte di liberazione dei popoli aggrediti
e
opponendosi realmente e concretamente ai governi imperialisti e guerrafondai
siano di destra che di “sinistra”, oppure finirà per essere semplicemente una
pedina politica dell’imperialismo italiano.

VIVA LA RESISTENZA LIBANESE E TUTTE LE GUERRE DI LIBERAZIONE!
GIU’ LE MANI DA SIRIA E IRAN, NO ALLE GUERRE DEI SIONISTI!
RITIRO IMMEDIATO DI TUTTE LE TRUPPE ITALIANE ALL’ESTERO!



Gruppo Primo Maggio 1945 –Trieste


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