Una bella vittoria.
Come al solito saranno in tanti che se l'attribuiranno, cantano vittoria come i
cuculi che fanno l'uovo nel nido altrui. Perfino la Provincia.
La vittoria è invece solo delle popolazioni che si sono mobilitate: nelle
assemblee, con la raccolta firme.
Il Polotti ha capito di aver perso e si è ritirato. Provincia e Comune di
Castellazzo avebbero fatto più bella figura se avessero, loro, bocciato
l'assurdo e pericoloso progetto. Invece sono state "convinte" dalla
mobilitazione popolare e hanno convinto il Polotti.
Per attribuire meriti e demeriti ,infatti, basta ripercorrere la cronologia
degli avvenimenti.
Il silenzio istituzionale per sette mesi (dalla presentazione ufficiale del
folle progetto).
Silenzio rotto ad ottobre dalla Rete ambientalista provinciale con
l'Associazione del comitati della Fraschetta tramite una lettera di diffida
alla Provincia e ai 10 Comuni coinvolti.
Le entusiastiche dichiarazioni di Provincia e Castellazzo al pericoloso
progetto.
L'Assemblea della Rete a Castellazzo del 25 ottobre che denuncia alle
popolazioni il progetto e i suoi sostenitori.
L'Assemblea a Castelspina del 4 dicembre che provoca la marcia indietro
dell'assessore Penna. Le altre assemblee programmate.
La nascita dei comitati a Castellazzo, Castelspina, Casalcermelli ecc.
La massiccia raccolta di firme delle popolazioni a rischio, che hanno
"convinto"........
Dunque vittoria dei cittadini in lotta.

(vedi sotto lo stucchevole comunicato della Provincia)

Messaggio inviato da
Lino Balza
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Oggetto: comunicato stampa n 392

Alessandria, 15 dicembre 2005


PROGETTO DI CENTRALE A BIO-MASSE A CASTELLAZZO BORMIDA:

IL PROPONENTE HA RINUNCIATO ALLA PROSECUZIONE DEL PROCEDIMENTO


In merito al progetto di realizzazione di una centrale termoelettrica a
bio-masse per l'alimentazione di un gruppo di serre per la produzione biologica
di piante sul territorio di Castellazzo Bormida, la società proponente "Bioagri
Energia s.r.l." nella giornata di ieri 14 dicembre ha comunicato
all'Assessorato Provinciale all'Ambiente e agli uffici responsabili del
procedimento di voler ritirare il progetto e di conseguenza rinunciare al
proseguimento dell'istanza.

Da parte dell'Assessorato all'Ambiente si prende atto di tale manifestazione di
volontà. Si precisa tuttavia l'evolversi della posizione degli uffici che hanno
analizzato il progetto nel corso di questi mesi.

In particolare, nella seconda Conferenza dei Servizi svoltasi lo scorso 3
ottobre, sono state formulate al proponente una serie di osservazioni e
richieste una serie di modifiche al progetto.

L'attenzione è stata posta soprattutto sul fatto che il Comune di Castellazzo
Bormida rientra nella Zona di Piano per il risanamento e la tutela della
qualità dell'aria, di conseguenza ogni nuovo intervento o impianto deve portare
a un bilancio ambientale positivo e le emissioni prodotte da nuovi impianti
devono essere compensate dalla riduzione di quelle esistenti. Proprio per
questo nella Conferenza del 03 ottobre era stato chiesto al proponente, per
poter ottenere l'autorizzazione alla realizzazione dell'impianto, di
predisporre interventi compensativi di riduzione delle emissioni complessive
all'interno della stessa Zona di Piano.

In conclusione, l'Assessorato Provinciale all'Ambiente prende atto di una
diversa scelta da parte del proponente, esplicitata nella rinuncia al progetto.