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Chiudere i CPT! Ora!
10 Settembre 2006 - Lampedusa

  Come arrivare a Lampedusa: Costi e altre info.


Appello per una mobilitazione nazionale antirazzista
a Lampedusa il 10 settembre.


La Sicilia è diventata negli ultimi anni la frontiera Sud dell’Europa e Lampedusa è il suo avamposto. Il tentativo di mascherare l’inarrestabile fenomeno politico-sociale delle migrazioni come un problema di ordine pubblico da contrastare, con la crescente militarizzazione delle frontiere e provvedimenti di polizia, ha prodotto soltanto l’istituzione di nuove forme di apartheid.

Non passa settimana che non si viene a conoscenza dell’ennesimo naufragio, che sta trasformando il Mediterraneo da millenario ponte di scambio di culture in un lugubre cimitero marino; in questo contesto aggravato da uno scenario di guerra permanente che coinvolge ormai tutta l’Area del Medio-Oriente, sono le leggi repressive sull’immigrazione che hanno creato una nuova clandestinità finalizzata allo sfruttamento dei migranti considerati solo come forza lavoro “usa e getta”. Il sistema legislativo italiano ha reso impossibile l’ingresso legale sul nostro territorio favorendo, di fatto, il ricatto di trafficanti che speculano sulla tratta degli esseri umani. Pensiamo anche alla larghissima diffusione di lavoro sommerso che permette agli imprenditori di aumentare a livello esponenziale i profitti, con la complicità di un vero e proprio caporalato, come è accaduto nei mesi scorsi a Cassibile (SR), lucrando sui bassissimi salari e ricattando la manodopera con una lavoro in condizione di schiavitù..

Da anni i movimenti antirazzisti in Europa e in Italia lottano per la chiusura delle galere etniche: i Centri di Permanenza Temporanea istituiti dalla legge Turco-Napolitano, nel quadro di normative europee (Schengen) ispirate ad un medesimo intento contenitivo e repressivo, sono la manifestazione più intollerabile e oscena della risposta segregazionista al fenomeno dell’immigrazione. Sono lager dove uomini e donne vengono privati della libertà non per ciò che hanno commesso, ma per ciò che sono. Tutte le convenzioni internazionali sui diritti umani e sul diritto d’asilo vengono quotidianamente calpestate. Dal rogo nel CPT di Trapani nel ’99 ( che costò la vita a 6 migranti tunisini) alle deportazioni da Lampedusa in Libia nell’ottobre del 2004 e nel marzo 2005 (costate la vita ad un numero imprecisato di donne e uomini morti di stenti tra le sabbie del deserto e per le quali il precedente governo è stato condannato dal parlamento di Strasburgo) sono stati costruiti momenti di denuncia e di mobilitazione.

A Lampedusa l’emergenza immigrazione è diventata un business: si spendono fiumi di denaro pubblico per condizioni di detenzione. Oggi, anche per il clima xenofobo instaurato, assistiamo a delazioni o a vere e proprie omissioni di soccorso in mare da parte di marinerie intimorite da conseguenze legali (la Cap Anamur insegna) ed economiche.

Proponiamo di investire in politiche di accoglienza e di libera circolazione dei migranti, in alternativa a quelle securitarie, a partire da Lampedusa. Chiediamo un sistema di accoglienza che passi per la fruizione delle strutture pubbliche, in primis le Asl, piuttosto che per l’affidamento ad enti ed associazioni private che lucrano sul circuito detentivo e sulle tragedie dei migranti. Esigiamo che la piccola isola siciliana venga liberata da questa vergogna. Il “centro” deve essere chiuso e basta! Che non venga aperto sull’isola un altro centro di detenzione nell’ex-caserma. Facciamo appello alle realtà di base, all’associazionismo, alle forze politiche, ai parlamentari italiani ed europei a sottoscrivere l’appello e la mobilitazione del 10 settembre.

Promosso da:
Rete Antirazzista Siciliana - Arci - Attac Sicilia - Carta - CGIL Palermo - CGIL Sicilia - Circolo Arci “Thomas Sankara” - Confederazione Cobas Sicilia - Csoa Ask 191 - Emergency - Fiom CGIL Sicilia - Il Manifesto - Laboratorio Zeta - Laici Comboniani - Network Antagonista Siciliano - Osservatorio Migranti Agrigento - Social Help Agrigento

Adesioni:
Alcamo Solidale, Alcamo (PA) - Alessandra Ballerini, avvocato - Alessandro Dal Lago (Università di Genova) - Alex Zanotelli, Comboniani - Associazione Giuristi Democratici - CPAF Palermo - Associazione Mezclar, Pisa - Associazione Senza Confine, Aprilia (LT) - Associazione Senza Confine, Roma - Attac-Italia - Bebo Storti, attore - Carla Incorvaia, giornalista - CGIL Medici Sicilia - CISS, Cooperazione Internazionale Sud Sud - Cobas-Scuola, Catania - Collettivo Araba fenice, Facoltà di Scienze Politiche Catania - Coordinamento Universitari in Lotta, Palermo - CSA ex-Canapificio, Caserta - Daniela Dioguardi, dep. PRC - Dario Fo - Davide Enia, attore - Fiom-CGIL - Francesca D’Agostino, Università di Cosenza - Francesco Martone, sen. PRC - Fulvio Vassallo Paleologo, Università di Palermo - Gigi Malabarba, sen. PRC - Gino Strada, Emergency - Giovanna Marano, seg. reg. Fiom-CGIL Sicilia - Giulio Cristoffanini, Emergency - Giusto Catania, Europarlamentare PRC - Gruppo Teatrale Frammenti, Palermo - Gruppo Sinistra Unitaria Europea /Sinistra Verde Nordica del Parlamento Europeo - Guerre&Pace - Laboratorio delle disobbedienze Rebeldia, Pisa - Open Mind glbt, Catania - Partito della Rifondazione Comunista - Partito della Rifondazione Comunista, Sicilia - Pino Apprendi, deputato DS Regione Siciliana - Pino Testa, segretario CGIL Riesi - Renato Sarti - Salvatore Palidda (Università di Genova) - Sincobas, Catania - Stefano Mencherini, giornalista - Teatro della Cooperativa, Milano - Teresa Sarti Strada, Emergency - TerreLibere.org redazione - Udu-Uds Sicilia

Info & adesioni:
nocptlampedusa@libero.it
ras@autistici.org