CIRCOLO DI INIZIATIVA PROLETARIA G. LANDONIO -VIA STOPPANI ,15
21052 BUSTO ARSIZIO-VA -quart. SANT'ANNA


Rosa Luxemburg (1871-1919)

Rivoluzionaria comunista polacca di origine ebraica, nata il 5 marzo
1871 a Zamoshc, la più giovane di cinque fratelli. Aderì ancora liceale
a Proletariat, formazione clandestina di orientamento rivoluzionario
socialista; costretta ad abbandonare la Polonia russa per sfuggire ad
un arresto, studiò economia politica e legge (1889-1896) a Zurigo,
sostenendo posizioni decisamente internazionaliste fra i gruppi
socialisti polacchi in esilio. Nel 1898 ottenne la cittadinanza
tedesca, grazie al matrimonio di comodo con l.operaio Gustav Lübeck.

Trasferitasi a Berlino aderì al Partito socialdemocratico, prendendo
posizione, assieme a Karl Kautsky, contro il revisionismo teorico di E.
Bernstein e rappresentando, con Karl Liebknecht, l.ala sinistra del
partito. A Bernstein . contro Bernstein . è dedicato lo scritto Riforma
sociale o rivoluzione? del 1899: mentre la Luxemburg appoggiava l.
attività riformista (come mezzo della lotta di classe) lo scopo delle
riforme era per lei quello di condurre verso una completa rivoluzione.
Dal suo punto di vista l.incessante attività riformista non avrebbe
fatto che appoggiare la borghesia dominante.

Dopo aver ricevuto il suo dottorato nel 1898, la Luxemburg ebbe modo
di incontrare e conoscere molti socialdemocratici russi (prima che il R.
S.D.L.P. si spaccasse); e tra questi anche i leader del partito: Georgy
Plechanov e Pavel Axelrod. Non molto tempo più tardi ella espresse
forti differenze teoriche con il partito russo, innanzitutto sulla
questione dell.autodeterminazione polacca. La Luxemburg era convinta
infatti che l.autodeterminazione potesse solo indebolire il movimento
socialista internazionale, aiutando la borghesia a rafforzare il suo
ruolo di classe dominante sulle nuove nazioni indipendenti. Su quest.
argomento ella si distaccò tanto dal partito russo che da quello
polacco, i quali erano d.accordo nel considerare legittimi i sentimenti
di autodeterminazione delle minoranze nazionali all.interno dell.impero
russo. In opposizione a questi partiti la Luxemburg partecipò alla
costruzione del Partito socialdemocratico polacco.

In questo periodo la Luxemburg incontrò Leo Jogiches, colui che sarà
suo compagno per tutto il resto della sua vita e col quale condividerà
un.intensa relazione tanto personale quanto politica.

Nel 1902-04 lavorò alla Gazeta Ludowa (Giornale del popolo). Nel 1904
subì la prima detenzione, di tre mesi, per lesa maestà; tornò in
carcere per qualche mese l'anno successivo, quando si recò a Varsavia
in occasione della prima rivoluzione russa. Non appena, nel 1905,
scoppiò in Russia una rivoluzione che presto si espanse alla Polonia
russa e a tutti gli angoli dell.impero zarista, la Luxemburg espresse
il suo più pieno appoggio al partito bolscevico contro menscevichi e
socialrivoluzionari e rivolse le sue attenzioni ed i suoi sforzi nell.
appoggio al partito socialdemocratico di Polonia e Lituania (SDKPiL);
pur non riuscendo a lasciare la Germania fino al dicembre 1905 svolse
ugualmente il suo ruolo di principale analista politico del SDKPiL,
scrivendo per esso un vasto numero di opuscoli; fu inoltre molto
occupata dal problema di fornire un.educazione marxista di base alle
migliaia di nuovi attivisti del partito, che nel giro di meno di un
anno passarono da poche centinaia ad oltre 30.000. Non appena giunta a
Varsavia, nel 1906, venne però arrestata.

Sempre nel 1906 scrisse Sciopero di massa, partito politico e
sindacato, in cui esaltava l.importanza dello sciopero generale, in
alternativa alla visione leninista di un partito di rivoluzionari di
professione rigidamente strutturato, ed attaccava con violenza il
conservatorismo della burocrazia istituzionalizzata dei sindacati. A
causa di questa sua visione dello sciopero di massa come il più
importante strumento rivoluzionario nelle mani del proletariato,
scaturì un duro conflitto nella socialdemocrazia tedesca, soprattutto
con August Bebel e Karl Kautsky. Per la sua appassionata ed implacabile
azione agitatoria, la Luxemburg si guadagnò il soprannome di "Rosa la
sanguinaria".

Dal 1907 al 1914 insegnò economia politica alla scuola di partito di
Berlino, pubblicando una delle sue opere fondamentali, L.accumulazione
del capitale (1913), lavoro volto a spiegare l.inesorabile movimento
del capitalismo verso la sua fase imperialistica.

Trovandosi sempre più a sinistra in seno ad una socialdemocrazia
tedesca, che andava sempre più accentuando il suo carattere
opportunistico, finì per polemizzare, sul tema della riforma elettorale
allora in discussione, col vecchio amico di un tempo, quel Karl Kautsky
che era ancora erroneamente considerato all.interno dell.Internazionale
il rappresentante della più pura ortodossia marxista, quel Karl Kautsky
con cui neanche Lenin aveva ancora rotto i ponti (cosa che avvenne nel
1914, dopo che Kautsky ebbe dato il suo appoggio all.imperialismo
tedesco).

Sui rapporti tra la Luxemburg e Kautsky, Trotsky (ne "La mia vita")
enfatizza come questi fossero ormai incrinati da tempo: "poco dopo la
rivoluzione del 1905, apparirono i primi segni di crescente freddezza
tra i due. Kautsky simpatizzava calorosamente con la rivoluzione russa,
ed era capace di interpretarla piuttosto bene da lontano. Ma egli era
per natura ostile all'ipotesi di un trasferimento dei metodi
rivoluzionari in suolo tedesco. Quando andai a casa sua prima della
dimostrazione del parco di Treptow, trovai Rosa impegnata in una lite
accesa con lui. Per quanto loro continuassero a darsi del 'tu' e
parlassero come intimi amici, nelle repliche di Rosa si poteva sentire
una soppressa indignazione, e nelle risposte di Kautsky si avvertiva un
profondo imbarazzo interiore, mascherato da battute piuttosto incerte.
Andammo alla manifestazione insieme con Rosa, Kautsky e sua moglie,
Hilferding, il vecchio Gustav Eckstein, ed io. Durante il tragitto non
mancarono scontri taglienti tra i due. Kautsky voleva rimanere uno
spettatore, mentre Rosa era ansiosa di unirsi alla manifestazione.
L'antagonismo tra i due è scoppiato definitivamente nel 1910, sulla
questione della battaglia per il suffragio in Prussia. Kautsky sviluppò
a quel tempo la strategia del 'logorare il nemico'
(Ermattungsstrategie) come opposta a quella di 'abbattere il nemico'
(Niederwerfungsstrategie). Si trattava di un caso di due
irriconciliabili tendenze".

Allo scoppio della prima guerra mondiale la Luxemburg si oppose
ardentemente alle posizione social-scioviniste assunte dalla
socialdemocrazia tedesca, che appoggiò apertamente l.aggressione
tedesca e le sue annessioni. Insieme a Karl Liebknecht (l.unico
parlamentare socialdemocratico che aveva spezzato la fedeltà al partito
rifiutando di votare a favore della concessione dei crediti di guerra),
abbandonò il partito socialdemocratico ed partecipò alla formazione del
Gruppo Internazionale (che presto muterà nome in Lega Spartaco) allo
scopo di contrastare il socialismo nazional-sciovinista e di incitare i
soldati tedeschi a rivoltare i loro fucili contro il loro governo per
abbatterlo.

A causa di questa loro agitazione rivoluzionaria, la Luxemburg e
Liebknecht vennero arrestati e imprigionati. In carcere la Luxemburg
scrisse quella disamina del movimento socialista, nota come Junius
Pamphlet (1916), che suscitò le critiche di Lenin, discorde sul ruolo
del partito guida. Il Junius Pamphlet divenne il fondamento teorico
della Lega di Spartaco.

Sempre dal carcere la Luxemburg scrisse il suo famoso libro "La
Rivoluzione Russa", nel quale critica il potere dittatoriale del
partito bolscevico. In questo testo la Luxemburg spiega il suo punto di
vista a proposito della teoria della dittatura proletaria: "Sì alla
dittatura! Ma questa dittatura consiste in un modo di applicare la
democrazia, non nella sua eliminazione, in un energico e risoluto
attacco ai ben-consolidati diritti e relazioni sociali della società
borghese, senza i quali la trasformazione socialista non può essere
realizzata. Ma questa dittatura dev.essere opera della classe, e non di
una piccola minoranza che agisce in nome della classe . cioè, essa deve
procedere passo dopo passo per mezzo dell.attiva partecipazione delle
masse; essa dev.essere sotto la loro diretta influenza, completamente
soggetta al controllo dell.attività pubblica; essa deve scaturire dalla
crescente consapevolezza politica della massa del popolo".

In ogni caso, pur attaccando l.eccessivo dominio del partito
bolscevico sul governo sovietico, la Luxemburg riconobbe il fatto che,
sotto le pressioni della violenta guerra civile in corso in Russia,
tale atteggiamento dei bolscevichi risultava necessario: "Si
chiederebbe qualcosa di sovrumano a Lenin ed ai suoi compagni se ci si
aspettasse da essi che facciano apparire d.incanto, in tali condizioni,
la più raffinata democrazia, la più esemplare dittatura del
proletariato e la più fiorente economia socialista. Con la loro
determinata posizione rivoluzionaria, la loro esemplare forza nell.
azione e la loro indistruttibile lealtà al socialismo internazionale,
essi hanno contribuito nel miglior modo possibile data la
diabolicamente ardua situazione nella quale imperversa la Russia. Il
pericolo inizia solo quando essi fanno di necessità virtù e vogliono
cristallizzare in un completo sistema teorico tutte quelle tattiche che
essi sono costretti a sostenere a causa di queste fatali circostanze,
raccomandando così il medesimo atteggiamento al proletariato
internazionale come modello di tattica socialista".

La Luxemburg successivamente si oppose allo sforzo compiuto dal
governo sovietico per raggiungere la pace a tutti i costi, sforzo
.terminato. con la firma del Trattato di Brest-Litovsk con la Germania.

Nel novembre 1918 il governo tedesco ridiede, con riluttanza, libertà
alla Luxemburg; al che ella poté riprendere immediatamente la sua
attività rivoluzionaria, formando con Karl Liebknecht e Wilhelm Pieck
il Partito comunista tedesco e ponendosi alla direzione del Die Rote
Fahne.

Con Liebknecht e Pieck venne catturata e condotta presso l.hotel Adlon
di Berlino. I primi due vennero scortati in stato di incoscienza fuori
dall.edificio dai soldati tedeschi. Mentre i corpi inermi della
Luxemburg e di Liebknecht venivano silenziosamente trasportati lontano
su una jeep militare, fucilati e gettati in un fiume, Pieck riuscì a
trovare la via della fuga, era il 15 gennaio 1919. Il suo corpo,
gettato in un canale, fu trovato solo alcuni mesi dopo; le autorità
riuscirono a impedire che fosse sepolto a Berlino, per timore di
manifestazioni e incidenti.

Rosa fu una grande e brillante teorica del socialismo, Lenin stesso,
nonostante i numerosi scontri teorici avvenuti in precedenza tra i due,
la definì "un.aquila", sostenendo che "i suoi scritti [.] serviranno da
utili manuali nella formazione delle future generazioni di comunisti di
tutto il mondo" (Lenin, Note di un pubblicista).

Anche Trotsky non manca di lodare il carattere, la coerenza e
l'intelligenza politica della Luxemburg, così, per esempio, sempre ne
La mia vita scrive di lei: "Era una donna piccola, fragile, e
all'apparenza pure malaticcia, ma con un volto nobile e occhi
bellissimi che irradiavano intelligenza; affascinava l'assoluto
coraggio della sua mente e del suo carattere. Il suo stile, che era
insieme preciso, intenso e spietato, sarà sempre lo specchio del suo
spirito eroico. La sua era una natura complessa e multiforme, ricca di
sfumature sottili. La Rivoluzione e le sue passioni, uomini ed arte,
natura, uccelli e floricoltura, tutte queste cose avrebbe potuto
suonare le innumerevoli corde della sua anima. 'Vorrei avere qualcuno',
scrisse un giorno a Luise Kautsky, 'che mi credesse quando dico che è
solo per mezzo di incomprensioni ch'io mi trovo nel bel mezzo di questo
vortice della storia umana, laddove in realtà io sono nata per guardare
oltre le oche, nei campi'. I miei rapporti con Rosa non erano segnati
da nessun tipo di amicizia personale; i nostri incontri erano troppo
brevi e troppo infrequenti. Io la ammiravo da lontano. Eppure,
probabilmente non la apprezzavo ancora abbastanza all'epoca". ma,
.all'epoca., era ancora il 1907.

V. anche: Paul Frolich, Rosa Luxemburg (1939). Rizzoli, Bur 1987, pp.
463.


# posted by s.b. @ 18:26  tratto da : http://donneriv.blogspot.com/

vedi anche : http://marxists.architexturez.net/italiano/enciclopedia/l.htm#p60
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