homepage euskadi repressione di stato internazionale  documentazione links 


Manifesto di denuncia del processo 33/01 in corso alla Audiencia Nacional spagnola contro gli organismi baschi
antirepressivi Gestoras pro Amnistia e Askatasuna, pubblicato in spagnolo nel blog www.mundurat.net/ezdadelitu
Si può aderire compliando il form in www.mundurat.net/ezdadelitu

Behatokia (Osservatorio Basco dei Diritti Umani).
  
 Euskal Herriak Askatasuna behar du!
 (Il Paese Basco ha bisogno di libertà!)

 Di fronte al processo 33/01, contro il movimento pro-amnistia, vogliamo
esprimere quanto segue:
Denunciare la dispersione non è un crimine. E' la situazione di eccezione
creata ad origine della dispersione, e i metodi estremi che si sono
applicati da decenni contro il collettivo dei prigionieri e prigioniere
politiche, che costituiscono il crimine.
Denunciare la tortura non è un crimine. La tortura stessa e i meccanismi
che la proteggono sono il crimine: i tribunali di eccezione, la legge
sull'isolamento, e in definitiva lo spazio di impunità che rende possibile
la tortura, sono gli elementi che costituiscono il crimine.
Denunciare la repressione e proteggere le persone che la soffrono non è un
crimine. La violenza e la violazione dei diritti da parte degli stati sono
il crimine.
La solidarietà non è un crimine. La criminalizzazione e gli attacchi
contro il movimento che protegge i prigionieri e prigioniere e le migliaia
di persone che subiscono la repressione in Euskal Herria sono il crimine.
Aiutare e proteggere le persone prigioniere, esiliate, e le loro famiglie,
non è un crimine. La persecuzione e la violazione dei diritti, realizzata
col fine di eliminare questi collettivi sono il crimine.
Quello che hanno messo sotto processo e pretendono di giudicare sono la
denuncia della violenza e della repressione dello stato, così come la
solidarietà verso gli e le esiliate. Vogliono togliere di mezzo la
testimonianza che segnala il carattere non democratico degli stati Spagnolo
e Francese, denudandoli davanti alla società basca e del mondo. Il movimento
pro-amnistia ha offerto e continua a offrire a questo popolo uno spazio per
la denuncia della repressione e per la solidarietà. Uno spazio del quale
anche noi, assieme a migliaia di persone e attori sociali, siamo partecipi.
In questa occasione in cui la Audiencia Nacional di Madrid pretende di
giudicare il movimento pro-amnistia, anche noi ci sentiamo giudicati, dato
che abbiamo partecipato a un'infinità di iniziative di solidarietà e
denuncia della repressione, e in futuro, vogliamo continuare a parteciparvi.
Per cui;
- Riconfermiamo il nostro impegno all'interno dello spazio che il
movimento pro-amnistia ci offre per la denuncia della repressione e la
solidarietà con le vittime della stessa.
 - Offriamo tutta la nostra solidarietà e appoggio al movimento
pro-amnistia e alle 27 persone che stanno venendo giudicate, perchè
continuino a realizzare il loro lavoro, che crediamo necessario in Euskal
Herria.
- Rivendichiamo l'amnistia. Crediamo che sia necessaria la scomparsa dei
tribunali, leggi e mezzi di eccezione, come questo processo, coi quali gli
stati colpiscono diritti di base in Euskal Herria. Rivendichiamo il
riconoscimento dei e delle prigioniere politiche, e tutti i loro diritti.
Rivendichiamo l'amnistia per Euskal Herria. Crediamo che la libertà dei e
delle prigioniere e il ritorno degli e delle esiliate in Euskal Herria sia
necessario, nel cammino verso un futuro in cui Euskal Herria decida il suo
futuro in libertà.