LA DELEGAZIONE MAPUCHE OSTAGGIO DELLA POLIZIA DI FRONTIERA

Sabato 25 novembre era previsto l’arrivo di una delegazione in Italia
delle comunità mapuche della patagonia argentina.
La delegazione, formata da 2 persone, Dina Huincaleo e Rogelio Fermin, è
stata invitata dall’Associazione “Ya Basta” per realizzare un programma di
incontri, conferenze, dibattiti per informare della situazione di questa
popolazione nativa, in lotta per il riconoscimento del diritto alla terra
ed alla dignità, contro le grandi multinazionali come Benetton, che hanno
“illegalmente” acquistato centinaia di migliaia di ettari di quel
territorio. Infine la delegazione è giunta con l’obiettivo di promuovere e
portare a termine il progetto di realizzazione di una radio comunitaria
indipendente in quelle terre, progetto avviato in partnership con
l’Associazione “Ya Basta” e con il sostegno anche di alcune Municipalità
italiane.

Sabato 25, al loro arrivo all’aeroporto internazionale di Roma Fiumicino,
la Polizia di Frontiera, effettuando il controllo di routine, decide di
sequestrare i loro passaporti, senza addurre alcuna motivazione, se non
quella di attendere. Questa attesa si è protratta tutta la notte, senza
che i due rappresentanti del popolo mapuche potessero dormire, ripararsi
dal freddo, ritirare i bagagli e senza che venisse loro dato né un
bicchier d’acqua né alcunchè da mangiare.
Il loro sequestro da parte della Polizia di Frontiera, di cui nessuno era
ovviamente informato, ha anche causato la perdita della coincidenza del
volo (già pagato) per Venezia dove Dina e Rogelio erano attesi.
Verso la mezzanotte, visto il loro mancato arrivo a Venezia, gli attivisti
di Ya Basta iniziano la ricerca della delegazione, appurando che dalla
loro partenza dall’Argentina se ne erano perse le tracce. La Polizia di
Frontiera, ripetutamente sollecitata, sia al telefono che direttamente
dagli attivisti accorsi a Fiumicino, per tutta la notte si è rifiutata di
ammettere il loro sequestro e di fornire notizie sul loro stato,
nonostante si provvedesse ad inviare le prove e le garanzie dell’invito da
parte dell’Associazione.
Solamente al mattino del giorno seguente, domenica 26/11, grazie alle
telefonate dei legali, dell’On.Luana Zanella, e l’interessamento dei
Comuni di Venezia e Montebelluna (TV), la Polizia di Frontiera ammetteva
il sequestro motivandolo con il fatto che i due erano senza denaro. Perché
la Legge Bossi-Fini prevede che se non si è ricchi o braccia da lavoro non
si ha diritto di entrare in Italia. Come già avvenuto per la direttrice
dei musei di Sofia che alcuni mesi fa era stata rinchiusa in un Centro di
Detenzione, la delegazione del popolo mapuche ha dovuto subire il
sequestro da parte della Polizia perché non riconoscono che i viaggi hanno
anche finalità di cultura, solidarietà, scambio di esperienze, TUTTO CIO’
PER LORO NON ESISTE!

Finalmente verso le 12.00 di domenica Dina e Rogelio sono stati liberati
ed hanno potuto giungere a Venezia dove poi hanno potuto recuperare i
bagagli, rifocillarsi e riprendersi dallo shock, dalla stanchezza
dell’incubo che gli era toccato vivere._

 

 
I MAPUCHES DELLA PATAGONIA NELLE MARCHE (JESI)

 

"C’e chi crede che la terra gli appartenga…
….noi sappiamo di appartenere alla terra"

 

invisibles pueblos of Benetton

Nella Patagonia , vive il popolo Mapuche che lotta contro l’arroganza dell’impero Benetton, che è oggi il più grande proprietario terriero in Argentina con 900.000 ettari (un area equivalente a 900.000 campi da calcio) nella ricca e fertile Patagonia, una lotta contro un modello economico-sociale che vorrebbe affermare la proprietà di risorse, spazi e vite umane semplicemente da sfruttare in ogni latitudine.

Sono passati tre anni dalla  prima visita dei rappresentanti mapuches in Italia, in quel’occasionei si era mobilitato il premio Nobel per la Pace ,Perez Esquivel, che aveva chiesto,attraverso una lettera pubblica ed un incontro, la restituzione delle terre sottratte ad una famiglia Mapuche da Benetton ed il riconoscimento
del loro diritto in quanto abitanti originari della Patagonia Argentina.
Quell’incontro si concluse con un nulla di fatto. Dopo cinque secoli di colonialismo , la resistenza continua ........

Martedì 5  dicembre 2006  (orario da confermare)

Ne parliamo con

una delegazione Mapuche invitata in Italia dall’Ass. Ya Basta

interverranno

Rogelio Fermìn Comunità Vuelta del Rio
Dina Huincaleo Comunità di Leleque

PROGRAMMA DEGLI INCONTRI IN ITALIA DEI MAPUCHES

26 NOVEMBRE MONTEBELLUNA  E  PADOVA

27 NOV  INCONTRO CON STUDENTI MEDI TREVISO

28 NOV.CONF. STAMPA TREVISO E INCONTRO PUBBLICO

29 NOV. MESTRE

1 DIC  MILANO

2 DIC. VICENZA

3 DIC  REGGIO EMILIA

4 DIC BOLOGNA

5 DIC  JESI-  MARCHE

6 DIC ROMA

7 DIC SIENA

8 DIC ROMA

9 DIC PARTENZA da ROMA