Primi Aggiornamenti No Tav:

Un'altra notte è andata liscia. sulla stampa di oggi un lunardi spazientito ci insulta ancora! ...e la lega si schiera con noi...

Aggiornamenti a seguito...

 

TAV+PONTE=CMC


La CMC ( http://www.cmc.coop/ ), voracissima cementificatrice
planetaria,si è aggiudicata anche i succulenti appalti per la realizzazione
delle mega opere TAV e ponte sullo stretto.
Distruzione di territori e conseguente ricaduta su gli abitanti non
sono da considerare per la "cooperativa" ravennate, solo i profitti
importano.

Ci dicono:
La situazione internazionale esige che venga pagato anche questo
prezzo per non "essere tagliati fuori" dal mercato mondiale dello sfruttamento.
Il "corridoio 5" è essenziale per "l'Italia tutta".

Serviranno:
Corridoio di merci. Corridoio per il supporto logistico.
Corridoio per il veloce movimento truppe.
Corridoio di guerra!
Guerra ai confini, guerra ai territori, guerra alle popolazioni.

NOI NO! Noi non ci stiamo!

Questo è il nostro invito:
Ovunque esista coinvolgimento a questi progetti, ditte di costruzione,fornitori di materiali, appalti, subappalti, ecc. deve nascere opposizione,si esprima dissenso, contestazione, lotta.
Iniziamo da:

No TAV ... No Ponte ... NO CMC!

Manifestazione

Ravenna
17 o 18 dicembre
Nei prossimi giorni invieremo informazioni più precise.

La solidarietà alle popolazioni va espressa subito.

La presenza di delegazioni dei comitati no tav e no ponte è gradita e necessaria.

Compagn* della Romagna


La diffusione dell'appello/convocazione a cura
del Collettivo Red Ghost di Ravenna.

Diffondere e promuovere l'iniziativa.

 

Adesione alla manifestazione del 17/12/2005 a Torino per la Val Susa


L’esecutivo della Rete del Nuovo Municipio riunito a Firenze esprime
la sua piena solidarietà alle proteste e mobilitazioni della Val di
Susa.

Crediamo che quanto sta succedendo si può legittimamente ripetere in
ogni luogo dove non viene tenuto in considerazione l'interesse
generale espresso dai luoghi e dalle popolazioni.

Aderiamo quindi alla manifestazione di Torino del 17 dicembre
prossimo per la quale invitiamo a partecipare e a portare le loro
fasce e gonfaloni tutti gli amministratori locali e gli eletti oltre
ai comitati e ai cittadini che aderiscono alla Associazione Rete del
Nuovo Municipio.

E’ il nostro modo di rendere visibile che la questione delle scelte e
della partecipazione democratica non è solo un problema della Val di
Susa.

La Rete del Nuovo Municipio si impegna a contribuire all'elaborazione
tecnico-scientifica attraverso i laboratori universitari aderenti per
mettere in campo alternative possibili ai modelli di sviluppo e ai
metodi di elaborazione delle decisioni che hanno generato questa
forte crisi.

Ci impegniamo a venire a raccontare nei territori della Val di Susa
le idee portanti di possibili alternative, anche attraverso seminari
e gruppi di studio, basati sulla ferma convinzione che non esista
forma di elaborazione democratica delle scelte che non passi per la
partecipazione.

Firenze, 2 dicembre 2005

Per aderire e confermare la presenza a Torino scrivere a
amura@pievealegre.org


Hanno già aderito all’appello:

Alberto Magnaghi / Presidente Associazione Rete del Nuovo Municipio,
Salvatore Amura / Coordinatore Nazionale Associazione Rete del Nuovo
Municipio,
Franco Piperno / Assessore del Comune di Cosenza,
Anna Pizzo / Consigliere Regionale Lazio,
Pierluigi Sullo / Direttore di Carta,
Massimiliano Smeriglio / Presidente XI Municipio di Roma,
Giorgio Ferraresi / Politecnico di Milano,
Marco Gemini / Esecutivo Associazione Rete del Nuovo Municipio,
Paola Bonora /Università di Bologna,
Enzo Scandurra /Università di Roma,
Rossano Pazzagli / Responsabile Nodo Toscano Associazione Rete del
Nuovo Municipio,
Dante Franchi /Assessore al Comune di MARZABOTTO -Bo - Comunità
Montana "alto e medio Reno
Ugo Buggeri /Banca Etica
Gianluca Peciola /Assessore Politiche giovanili e intercultura
Municipio Roma XI
Luciano Ummarino/ Consigliere con delega al Bilancio Partecipativo
Municipio Roma XI

per adesioni scrivere a
amura@pievealegre.org

 

Martedì 6 dicembre - 17/19 puntata di JAZZ LINE di Freddie e Pralina, speciale con Paolo NoTAV della Val di Susa ospite in studio, che ci parlerà dell'impatto ambientale e umano della TAV e delle lotte in corso nella sua regione


La striscia settimanale di FEDELI ALLA LINEA è dedicata all'immaginario Yiddish più esilarante con letture da "Un'aringa in Paradiso" di Elena Loewenthal, parleremo di Klezmer con il musicista Giorgio Simbola (Compagnia del Lazzaretto, Bologna) in collegamento telefonico

* NOVARADIO fm 101.5

* per capire come si ascolta in diretta dal vostro pc e tutte le INFO sulla home page di Novaradio sugli altri fantastici programmi http://www.novaradio.fol.it

Quello che i media ufficiali non fanno sentire,ovvero la voce della valle di susa

Sabato 3 dicembre 2005 NO TAV
BOLLETTINO DELLA ZONA LIBERATA DI VENAUS
Giorno 5°
Tempo sereno, neve ovunque caduta abbondante nella notte.


Le dichiarazioni del Presidente della Repubblica (già direttore della Banca d'Italia e Ministro del Tesoro) sulla necessità dell'opera per "non essere isolati dall'Europa" e quelle del Ministro dell'Interno che ha definito questa realtà Valsusina "una miscela esplosiva con rischi di infiltrazioni eversive", la crescente militarizzazione della Valle e la repressione tesa a permettere la distruzione di un territorio in nome del profitto con l'utilizzo di Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza, ci rende consci che è in atto un tentativo di criminalizzare questo grande e variegato movimento popolare . Poiché questa mobilitazione di fatto sta impedendo l' installazione del cantiere di Venaus, primo passo per la costruzione della galleria di 53 km della Torino-Lione, non vorremmo che il caro Ministro dell'Interno volesse accendere la miccia.


Non verrà mica riproposto uno scenario di strategia della tensione in Valsusa, gestito in passato da organi istituzionali deviati, visti gli episodi di bombe e proiettili intimidatori con il contorno di finanziatori occulti?


Da martedì mattina alle ore 3.00 sul posto si sono alternate migliaia di persone, provenienti dalla Valle e dalle più svariate realtà, che si oppongono a quest'opera e a chi cerca di imporla con metodi violenti che riprendono quelli di stampo fascista, come ci ricordano le persone anziane che hanno vissuto quel triste periodo.

I vari eventi, che si sono susseguiti frenetici nelle lunghe giornate di lotta popolare, hanno dimostrato la maturità di questo movimento.

Nonostante le varie provocazioni da parte delle Forze dell'Ordine, con spinte, tentativi di sfondamento dei blocchi pacifici e occupazione militare delle vie di comunicazione, i manifestanti non hanno perso il controllo .

Per cui parlare di "pericolo eversivo" da parte del movimento NO TAV è una falsità bella e buona.

NO TAV

NO AI SONDAGGI NO AI CANTIERI

BASTA CON L'OCCUPAZIONE MILITARE DALLA VALLE DI SUSA


BACI E ABBRACCI AI RESISTENTI, SEMPRE ALLEGRI E FESTAIOLI, E ARRIVEDERCI AL PROSSIMO BOLLETTINO

COMITATI NO TAV VALSUSA RESISTENTI DI VENAUS

 

41 sindaci della valle hanno firmato un esposto alla Procura contro la militarizzazione: «I nostri avvocati lo presenteranno domattina in Tribunale», spiega il presidente della Comunità montana della Bassa Valle Antonio Ferrentino

DAL NOSTRO INVIATO
VENAUS (Torino) — «Adesso ci manca solo il papa e poi sulla Tav sono intervenuti tutti». La butta sul ridere il verde Alfonso Pecoraro Scanio in visita tra le barricate di Venaus. Perché qui, nel cuore della rivolta no-Tav, non c'è molta voglia di ridere. I giorni di presidio sono arrivati a sei. La neve significa gelo per tutti. Fuori dal cantiere i militanti sono stanchi di dover mostrare i documenti ai posti di blocco, dentro i tecnici della Ltf non ne possono più di dormire nei camper e mangiare panini. Tutt'intorno poliziotti e carabinieri stanchi. Dunque, acqua sul fuoco, per cominciare: «Ragazzi, protesta pacifica. Lasciate cadere le provocazioni», il leader dei Verdi distribuisce pacche sulle spalle.

Saluta le forze dell'ordine (plaude il popolo no-Tav). Quindi attacca: «Il ministro Pisanu farebbe bene a non lasciarsi andare a generalizzazioni pericolose e inaccettabili. Qui, tra nonne e bambini, di pasdaran non ce ne sono. Venga a parlare con questa gente». E aggiunge: «In ogni caso dovrebbe essere il governo a difendere gli abitanti della Valle di Susa dai terroristi, smilitarizzando la valle e fermando il tunnel di Venaus. Chi blocca le opere pubbliche in Italia sono il governo e Lunardi che usano la forza per imporle».

Anche ieri il ministro dei Trasporti è intervenuto sul caso- Tav puntando il dito contro la «mancanza di maturità di pochi facinorosi, di chi per interessi personali vuole bloccare una iniziativa indispensabile che si farà».
Per il leader dei Verdi la scaletta della svolta è presto fatta: «Sospensione del tunnel, nomina di un mediatore Ue (non la De Palacio) e riapertura del dialogo». E rivolgendosi ai suoi alleati aggiunge: «Mi auguro che si convincano che il tunnel è dannoso, inutile e toglie risorse ad un potenziamento reale della rete ferroviaria sottoutilizzata. Quella che porta al Brennero e al Gottardo. Qui non c'è una sindrome Nimbi, ma tunnel-della- Manica: contestiamo la logica delle grandi opere».
«Ragazzi, protesta pacifica». L'imperativo rimbalza anche dai sindaci ai comitati. «Con tutti questi poliziotti e carabinieri la situazione è tesa». Per questo ieri i 41 sindaci della valle hanno firmato un esposto alla Procura contro la militarizzazione: «I nostri avvocati lo presenteranno domattina in Tribunale», spiega il presidente della Comunità montana della Bassa Valle Antonio Ferrentino. «Un nuovo pool di legali si è costituito per seguire la gente che viene limitata nelle sue libertà», aggiunge Alberto Perino, leader no-Tav. E per oggi sono annunciate «azioni di disturbo» ai blocchi della polizia. A molti le parole di Lunardi non sono andate giù: «Dopo averci dato dei nullafacenti, sentirci chiamare facinorosi è troppo».
«Azioni pacifiche», rassicurano i ragazzi dei movimenti. «E occhi aperti», aggiunge Ferrentino. Perché, nessuno nega che tra i falò, qualche faccia sconosciuta c'è. «Una decina, massimo venti», dice Chiara, 25 anni, maestra d'asilo no-Tav determinata a comprare mezza pagina di giornale per «far capire a tutti che la nostra protesta è pacifica». Mentre il sindaco di Bussoleno Beppe Joannas è alle prese con uno sconosciuto: «Chi sei. Ma perché porti quella grata di ferro lì». La vigilanza è alta: «Giorno e notte al presidio ci devono essere almeno tre sindaci», è stato ribadito a un vertice degli amministratori. La mediazione invece è stata affidata ai ragazzi dei centri sociali. «Qui arriva gente anche da lontano — dice Lele Rizzo dell'Askatasuna —. Parliamo lo stesso linguaggio. Ecco: mettiamo la nostra esperienza a disposizione. Ma intendiamoci, gli unici infiltrati sono i poliziotti».
Alessandra Mangiarotti
04 dicembre 2005


 

BOICOTTIAMO MAURO CORONA, SOLIDARIETA’ AGLI ABITANTI DELLA VALLE DI SUSA

Mauro Corona noto scrittore, residente nella zona del Vajont nelle montagne tra il Veneto e il Friuli, ha dichiarato, venerdì pomeriggio in diretta sul programma radiofonico di Radiotre FAHRENHEIT, da buon montanaro (secondo lui) di essere favorevole alla TAV offendendo più volte gli abitanti della Valle di Susa ..... Boicottiamo Mauro Corona!

http://www.radio.rai.it/radio3/fahrenheit/mostra_evento.cfm

Montagna fra modernita' e tradizione
La montagna come presenza naturale e insieme monito ad una modernita' che non deve necessariamente spaventare continua ad essere la grande protagonista di questi giorni. Ne parliamo con Francesco Tomatis, docente di Ermeneutica filosofica all'Universita' di Salerno, autore di "Filosofia della montagna", Bompiani e con Mauro Corona, scrittore e alpinista.