COSTRUIAMO UNA MOBILITAZIONE NAZIONALE DI SOLIDARIETA' ALLA LOTTA DEI NO TAV IN VAL DI SUSA

PRIMA SCADENZA GIOVEDI' 8 DICEMBRE A SUSA

Dopo la vigliacca e violenta repressione della polizia sul nostro sito trovate gli aggiornamenti della giornata.
Inviate all'indirizzo redazione@laltralombardia.it tutte le proposte e le iniziative sull'argomento e saranno pubblicate.
Grazie
La resistenza continua verso lo sciopero generale nazionale
Appuntamento giovedì 8 dicembre 2005 in mattinata a Susa per manifestazione e corteo verso Venaus
L'altra Lombardia - SU LA TESTA

VIGLIACCA AGGRESSIONE POLIZIESCA AI MANIFESTANTI NOTAV


6 DICEMBRE 2005

Questa notte la polizia al servizio di Pisanu e della cricca Berlusconi ha attaccato i picchetti dei manifestanti NO TAV , OCCUPANDO I SITI dove dovrebbero essere installati i cantieri per la costruzione della costosa  ed inutile linea ferroviaria. I feriti sono una quindicina. Pare ci sia un arresto. Attualmente a Venaus circa 500 manifestanti sono circondati dalle forze della repressione di stato e non possono uscire dal paese.
E’ stato proclamato lo sciopero generale di tutta la Val di Susa.
Ad Avigliana è stata occupata la ferrovia bloccando tutto il traffico diretto in Francia.
Le altre strade e le autostrade saranno occupate in mattinata. Dalla popolazione della valle.
A Torino si sta cercando di preparare una mobilitazione: l’unica risposta efficace alla repressione di stato contro una giusta lotta contro il profitto, la corruzione e per la difesa dell’ambiente e la generalizzazione della mobilitazione.
Gli abitanti della Val di Susa non devono rimanere soli ed isolati.
Se qualche organizzazione sindacale confederale, ma soprattutto di base, non prenderà la decisione di estendere la lotta sul piano nazionale si assumerà gravi responsabilità politiche e confermerà il proprio vuoto e la propria inconsistenza.
Vergognoso è l’atteggiamento delle forze di centro-sinistra al governo della Regione Piemonte che di fatto hanno favorito e coperto il comportamento repressivo del governo e della polizia.
Estendere la solidarietà attiva agli abitanti della Val di Susa significa anche mobilitarsi autonomamente nei luoghi di lavoro e nelle scuole ed operare per costruire in pochi giorni una manifestazione nazionale di solidarietà.
La lotta degli abitanti della Val di Susa è la lotta di tutti-

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