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04/07/2006

Bahar è libero! (vedi:  appello per la liberazione  e lettera dal carcere di Bahar)

Siamo stati informati questa sera che Bahar Kimyongur è libero. Ne siamo
pienamente felici. Queste sono vittorie per tutti, per il popolo turco, per
tutti i comunisti e i rivoluzionari europei,per tutte le organizzazioni e le
compagne e i compagni mobilitati a sostegno di Bahar e della sua lotta.
Queste vittorie rafforzano ciascuno di noi. Più dura è la lotta, più forti
diventiamo.

Ieri a Roma molte organizzazioni, compagne e compagni erano a dimostrare per
Bahar presso l’Ambasciata dei Paesi Bassi, rivendicando la sua liberazione
immediata. I compagni che hanno partecipato alla manifestazione ci hanno
mandato il comunicato sotto riportato. Chiede una liberazione che abbiamo
già ottenuto, ma dice anche come la lotta deve procedere più forte, perciò
riteniamo utile diffonderlo.

Comitati di Appoggio alla Resistenza - per il Comunismo (CARC)

Comunicato presidio 3 luglio per Bahar Kimyongur.

Oggi si è svolta la mobilitazione nei pressi dell'ambasciata dei Paesi Bassi
a Roma che ha visto la partecipazione  di alcune decine di compagni e
rifugiati politici immigrati per denunciare la persecuzione in atto contro
il militante comunista belga Bahar Kimyongur, da più di due mesi detenuto
nella prigione del carcere di Dordrecht in Olanda e per il quale  le
autorità fasciste turche ne chiedono illegalmente l'estradizione. Durante
l'iniziativa, una delegazione delle forze promotrici si è recata sotto
l'ambasciata dei Paesi Bassi per richiedere un incontro con i rappresentanti
della sede diplomatica. Giunti sul posto, distante alcune centinaia di metri
dal presidio, il personale dell'ambasciata contattato telefonicamente si
rifiutava di incontrarci accampando la scusa della chiusura della sede
diplomatica.

Al presidio hanno partecipato le forze promotrici dell'appello (ASP, CARC,
Rete dei Comunisti, Agenzia Internazionale dei rifugiati, Progetto
Comunista-Rol, Campo Antimperialista)  e compagni di altre strutture.
Durante l'iniziativa è pervenuto inoltre un comunicato di saluto al presidio
da parte dei compagni del (n)PCI G. Maj e Giuseppe Czeppel, recentemente
scarcerati  dopo un anno di carcerazione preventiva e sottoposti tuttora a
libertà vigilata in Francia, e del membro della Delegazione del (n)PCI,
Angelo D'Arcangeli, anch'egli sottoposto a regime di libertà vigilata.

Nel presidio è stata fatta opera di volantinaggio e comizi per denunciare la
campagna di persecuzione contro i comunisti in atto nella "democratica"
Europa. L'iniziativa è stata positiva per due motivi: 1 Denuncia della
campagna di persecuzione in atto in Europa contro i comunisti, gli
antimperialisti, gli immigrati, le masse popolari che si oppongono alla
devastazione capitalistica (direttiva Lindbland, Liste nere, arresti contro
i compagni del DHKC, persecuzione contro i membri e i simpatizzanti del
(n)PCI in Francia e in Italia) 2 la solidarietà internazionalista espressa
in maniera unitaria dalle forze presenti in piazza   è un importante passo
avanti nella costruzione di un ampio fronte contro la persecuzione dei
comunisti  e contro la repressione generale che avanza.

La campagna di mobilitazione per la libertà immediata e contro
l'estradizione di Bahar Kimyongur continua  e va rafforzato a livello
nazionale e internazionale il fronte della lotta contro la persecuzione dei
comunisti.

Libertà per Bahar Kimyongur!

Difendere la libertà di parola, di espressione e di associazione!

No alla criminalizzazione del comunismo!

Roma 3.07.2006