Iniziativa per un Comitato Europeo

per la Difesa dei Diritti e delle Libertà Democratiche


Appello per la Difesa e l’Estensione dei Diritti e delle Libertà Democratiche!

Il coraggioso “No” al voto per la costituzione europea ha portato la crisi politica dell’Unione Europea a un chiaro punto di rottura.

Le classi dominanti dell’Europa temono un’ulteriore passo avanti del movimento della classe operaia e delle masse popolari nei loro paesi e stanno incrementando le misure di repressione diretta e costruendo un sistema di sorveglianza e di controllo. Vogliono indurre le masse popolari a sostenere l’uso aperto della forza da parte dello Stato, o perlomeno fare sì che ci facciano l’abitudine. L’abolizione dei diritti democratici e delle libertà, la fascistizzazione dell’apparato statale e delle istituzioni della UE e la repressione aperta sono tutte misure che vengono attuate dalle classi dominanti  sotto il pretesto della “lotta contro il terrorismo”.

Secondo la decisione del Consiglio Europeo del 27 dicembre 2001, ogni azione politica può essere qualificata terroristica “se condotta con l’obiettivo di forzare in modo illegittimo un governo o una organizzazione internazionale a fare o non fare qualcosa” (Gazzetta Ufficiale della UE, 28 dicembre 2001).
Cosa significa questa “lotta contro il terrorismo” per le masse popolari esempi recenti lo mostrano. Il 22 giugno 2005, il brasiliano Jean Charles de Menezes è stato assassinato legalmente dalla polizia britannica a Londra
con il pretesto della “lotta contro il terrorismo”. All’inizio di ottobre, blocchi di portuali e marinai in sciopero a Marsiglia e ad Ajaccio (Corsica) sono stati attaccati da Unità Anti-Terrorismo francesi e da forze
militari che hanno impiegato carri armati ed elicotteri. Lo sdegno in tutto il paese e la solidarietà internazionale hanno portato alla liberazione immediata di due leaders dello sciopero che erano stati arrestati. In Germania e in altri paesi stanno aumentando i licenziamenti motivati da
ragioni politiche nelle fabbriche, e si estende una vasta resistenza contro queste misure.

Questi atti arbitrari e queste misure repressive non sono manifestazioni isolate!

Dietro istigazione del governo Berlusconi Giuseppe Maj, Giuseppe Czeppel e Angelo D’Arcangeli, membri del (nuovo) Partito Comunista Italiano, sono stati arrestati a Parigi tra maggio e luglio del 2005 per ragioni inconsistenti. Il governo Berlusconi li accusa di attività terroristiche 
perchè essi chiamano alla lotta per la liberazione rivoluzionaria dallo sfruttamento e dall’oppressione e per fare dell’Italia una società socialista, e perciò hanno  sostenuto la necessità di ricostruire un (nuovo) Partito Comunista in Italia. RIvendichiamo la loro immediata
liberazione. La resistenza contro la disoccupazione di massa e l’abolizione delle conquiste sociali  in Europa si organizza superando i confini nazionali. Questo sviluppo è promosso attivamente dalle forze rivoluzionarie. Per questo motivo e in tale situazione  quando i rivoluzionari vengono arrestati la cosa riguarda tutte le masse popolari
democratiche, progressiste e rivoluzionarie. Per questo motivo sosteniamo un’ampia Iniziativa Europea per la Difesa e l’Estensione dei Diritti e delle Libertà Democratiche.

Per una stretta collaborazione e solidarietà della classe operaia e del  movimento delle masse popolari nei paesi europei contro l’Euopa dei monopoli internazionali!

Viva la solidarietà internazionale

Contatti per l'iniziativa per un 'Comitato Europeo per la liberazione immediata dei membri del (n)PCI arrestati' :


Ufficio Legale Roland Meister
indirizzo:
Scmahlhorstr. 1c, D-45899 Gelsenkirchen,Germania

telefono:
 ++49(209)3597679
e-mail:
raemeisterppge@t-online.de

Testo in inglese

Initiative for a European Committee for the Defense of Democratic Rights and Liberties

Call for the Defense and Extension of Democratic Rights and Liberties!

The courageous „No“ in the vote on the EU-constitution led to the EU’s political crisis breaking out openly. European rulers fear a further upswing in the working-class and people’s movement in their countries and are increasing their measures for direct oppression and for building up systems of surveillance and controlling.

They want  people to support the open use of state force or at least get used to it. The abolition of democratic rights and liberties, the fascization of the state apparatus and the institutions of the EU and the overt oppression are all being implemented by those in rule under the pretext of “fighting  against terrorism”.

According to the decision of the EU Council of  December 27, 2001, any political action can be defined as terrorism “if it is taken with the goal…to illegitimately force a government or an international organization to do or refrain from doing something” (EU Official Gazette, December 28, 2001).

What this so-called “fight against terrorism” means for the people is shown by recent examples: On July 22, 2005, the Brazilian Jean Charles de Menezes was downright executed by the British police in London under the pretext of “fighting against terrorism”. At the beginning of October, blockades of striking dock-workers and seamen in Marseille and Ajaccio/Corsika were attacked by French “Anti-Terror Units” and military forces employing tanks and helicopters. Outrage in the entire country and international solidarity led to the immediate release of two leaders of the strike who had been arrested. In Germany and in other countries, politically motivated dismissals in factories are increasing and broad resistance is developing in opposition.

These arbitrary acts and oppressive measures  are no isolated manifestations!

At the instigation of the Italian Berlusconi-government, Giuseppe Maj, Guiseppe Czeppel and Angelo D´Arcangel, members of the (new) Communist Party of Italy, were arrested in Paris in May and July 2005 for threadbare reasons. The Berlusconi government is accusing them of “terrorist activities” because they call for the revolutionary liberation from exploitation and oppression and a socialist society in Italy and therefore support the building up of a (new) Communist Party in Italy. We demand their immediate release. Resistance against mass unemployment and the abolition of social achievements in Europe is being organized increasingly beyond national borders, a development which is being actively promoted by revolutionary forces.

Therefore, when in such a situation revolutionaries are arrested, it concerns all democratic, progressive and revolutionary people.

We therefore support a broad European Initiative for the Defense and the Extension of Democratic Rights and Liberties.

For the close cooperation and solidarity of the working-class and people’s movement in the European countries against the Europe of the international monopolies!

Long live international solidarity!

 

Contact: Initiative for a  “European Committee for the immediate release of the arrested members of the (new) Communist Party of Italy”, c/o Law Office Roland Meister, Schmalhorststr. 1c, D-45899 Gelsenkirchen, Germany, Telephone: ++49 (209) 3597670  Fax: ++49 (209) 3597679 e-mail: raemeisterppge@t-online.de