homepage
documenti e iniziative a favore dei compagni vittime della repressione repressione di stato internazionale


ROMPIAMO IL MURO DEL SILENZIO!
IL 30 GENNAIO RIPRENDE IL PROCESSO CONTRO I 10 ANTIFASCISTI

Martedì 30 gennaio ore 9,30 presidio davanti al tribunale di Torino -
Corso vittorio emanuele 130

Nella notte dell'11 giugno 2005, a Torino una squadraccia fascista
armata di coltelli e bastoni si introdusse nella casa occupata
Barocchio: due anarchici vennero accoltellati. Uno di loro,
l'intestino trapassato da un fendente, dovette essere operato
d'urgenza. Solo per un caso non c'è scappato il morto.
Il 18 giugno, un corteo di denuncia venne caricato in via Po dalla
polizia. Durante la fuga dalla carica vennero danneggiati alcuni
tavolini e sedie di bar e una vetrina. 10 antifascisti, dopo galera e
domiciliari, sono accusati di "devastazione e saccheggio": un reato
che costa dagli 8 ai 15 anni di reclusione.
Siamo di fronte a una vera e propria torsione politica del diritto:
semplici "danneggiamenti" danno luogo a un'imputazione da tempo di
guerra, da disastro epocale.

IL 30 GENNAIO RIPRENDE IL PROCESSO CONTRO I 10 ANTIFASCISTI TORINESI
Questo processo ha una valenza che va ben la di là della Mole. Il
reato per il quale sono perseguiti e per cui rischiano lunghi anni di
detenzione, è, intrinsecamente, un reato di natura collettiva, poiché
prescinde dalle responsabilità individuali. L'accusa di "devastazione
e saccheggio" palesa la chiara volontà di criminalizzare le
manifestazioni di piazza.
Non c'è uno straccio di prova a carico dei 10 compagni. Ma che
importa? A sentire i PM, basterebbe l'intenzione. E che l'intenzione
vi fosse lo deducono dalle biografie politiche redatte dai funzionari
di polizia. Detto in altro modo: sono colpevoli perché anarchici o
antagonisti, al di là della responsabilità individuale sui fatti loro
contestati.

NON È IN GIOCO SOLO LA LIBERTÀ DEI 10 ANTIFASCISTI TORINESI, MA LA
LIBERTÀ DI TUTTI

La nostra regione sta vivendo ormai sotto assedio: sgomberi, arresti,
repressione delle rivolte al Cpt, violenza contro i No Tav…
Con questo delirio giuridico si vuole colpire e criminalizzare la
mera partecipazione alle manifestazioni, si vuole attaccare la
libertà di partecipare attivamente alle lotte esprimendo le proprie
idee.
I giudici e i politici non vedono le lame fasciste che continuano a
colpire e mandano a processo chi i fascisti detesta e combatte con i
fatti e non a parole. A Torino, a Milano, dove la Resistenza è stata
battaglia quotidiana e scelta di vita, qualcuno ancora non dimentica
e continua a lottare.

Federazione Anarchica Torinese - FAI
Corso Palermo 46 Torino
La sede è aperta ogni giovedì dalle 21.

Info e contatti:
fat@...
011 857850
338 6594361