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FIORONI  privilegia la religione cattolica i laici si appellano al capo del Governo
Crediti scolastici e odiosi privilegi per l'insegnamento della religione cattolica
Il mondo laico protesta e si appella a Prodi

1 giugno 2007

Consulta Romana per la Laicità delle Istituzioni
Associazione nazionale per la Scuola della Repubblica
Associazione Nazionale del Libero Pensiero "Giordano Bruno"
CIDI - Centro d'iniziativa democratica degli insegnanti
CRIDES - Centro romano di iniziativa per la difesa dei diritti nella scuola
Fondazione Critica Liberale
Gruppo Martin Buber-ebrei per la pace
Associazione Italialaica.it
Consulta Torinese per la Laicità delle Istituzioni
Associazione XXXI Ottobre per una scuola laica e pluralista
CIEI - Comitato Insegnanti Evangelici
Democrazia Laica
Comitato bolognese Scuola e Costituzione
AsSUR Associazione Scuola Università Ricerca
FCEI - Federazione Chiese Evangeliche in Italia
AFFI - Associazione Federativa Femminista Internazionale
UCEI - Unione delle Comunità Ebraiche Italiane
Comitato Torinese per la Laicità della Scuola
UCEBI - Unione Cristiana Evangelica Battista d'Italia

Comunicato

Il Ministro della Pubblica Istruzione ha deciso di ricorrere al Consiglio
di Stato invece di recepire l'ordinanza del TAR Lazio che sospendeva l'art.
8, parr. 13-14, dell'Ordinanza Ministeriale n. 26 del 15 marzo 2007 perché
"sul piano didattico, l'insegnamento della religione non può a nessun
titolo, concorrere alla formazione del "credito scolastico" di cui all'art.
11 del D.P.R. n. 323/1988, per gli esami di maturità, che darebbe
postumamente luogo ad una disparità di trattamento con gli studenti che non
seguono né l'insegnamento religioso e né usufruiscono di attività
sostitutive" (Ord. TAR Lazio n. 2048 del 24 maggio 2007).

La situazione è grave ed imbarazzante.

Il Ministro Fioroni ha cercato di introdurre surrettiziamente l'ora di
religione fra le materie che concorrono a pieno titolo a formare la
valutazione degli studenti per gli esami di Stato. Questo determina una
situazione di discriminazione e disparità fra gli studenti che si avvolgono
e quelli che non si avvalgono dell'insegnamento della religione cattolica,
senza poter o voler usufruire di attività alternative. Come ha infatti
stabilito la Corte Costituzionale con le sentenze 203/89 e 13/91 gli
studenti che non si avvalgono dell'IRC non possono essere sottoposti ad
alcun obbligo alternativo.

L'O.M. viola così l'art. 310, co. 3, del Testo unico delle disposizioni
legislative in materia di istruzione (D.Lgs. 297/94) ed il principio
supremo di laicità stabilito dalla Costituzione.

Il TAR Lazio, sebbene solo con un provvedimento cautelare, aveva esaminato
e accolto l'istanza di sospensione dell'Ordinanza Ministeriale.

Il Presidente della Sesta sezione del Consiglio di Stato, ha annullato
provvisoriamente (sino al giorno successivo agli scrutini!!!), senza
contraddittorio e senza motivazione, l'ordinanza cautelare del TAR,
impedendo così che gli scrutini stessi possano avvenire nel rispetto della
legge e della Costituzione.

Nell'attuale situazione gli scrutini si svolgeranno secondo la volontà del
Ministro, ma il successivo pronunciamento nel merito del TAR Lazio, che
deve ancora avvenire, con molta probabilità ne porrà in dubbio l'esito
annullando la parte impugnata dell'Ordinanza Ministeriale.

Si verificherebbe così una situazione di incertezza giuridica sul corso e
sugli esiti degli esami di Stato, la cui responsabilità non potrà che
ricadere sul Governo.

Chiediamo al Presidente del Consiglio on. Romano Prodi di adoperarsi in
tempi rapidissimi affinché impedisca questo grave scempio della laicità
della scuola pubblica e vengano ristabiliti lo status quo ante, la legalità
e la certezza del diritto, dal momento che il Governo può annullare in sede
di autotutela le contestate e discriminatorie innovazioni apportate dall'
O.M. 26/2007.

per adesioni:
romalaica@gmail.com

Mario Di Carlo
+39 3391950147