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ROMA 18 febbraio 2006
PER IL POPOLO PALESTINESE
CON IL POPOLO PALESTINESE
FINO ALLA VITTORIA

La manifestazione di quest’anno in solidarietà alla lotta del popolo palestinese assume un particolare rilevanza perché si inserisce in un contesto politico nuovo caratterizzato dalla vittoria elettorale di Hamas alle elezioni legislative del 25 gennaio 2006.

Dal momento in cui  Hamas ha vinto democraticamente le elezioni, Israele, gli USA e l’UE anziché prendere atto della volontà popolare hanno iniziato il tentativo di ignorare il risultato manipolando la realtà, a dettare condizioni e a minacciare il popolo palestinese solo perché ha esercitato il diritto di voto, scegliendo una soluzione che non piace ad Israele, agli USA e all’UE.

Infatti, l’attuale gruppo dirigente uscito vincitore alle elezioni non è subalterno agli USA e non è implicato in episodi di corruzione.

Come ha dichiarato Khalid Mashaal, leader della resistenza nonché esponente di Hamas:Siamo puniti solo perché resistiamo all’oppressione e vogliamo giustizia. Chi minaccia di imporre sanzioni sono le stesse potenze che sono causa delle nostre sofferenze e continuano ad appoggiare gli oppressori incondizionatamente. Noi, le vittime, siamo penalizzati mentre i nostri oppressori sono premiati. Gli USA e l’UE potevano sfruttare il successo di Hamas per aprire un nuovo capitolo nelle relazioni con i Palestinesi, gli Arabi ed i Musulmani e per capire meglio un movimento che è stato visto finora quasi sempre con l’occhio dell’occupante sionista.”

Di fronte alle posizioni di rifiuto al dialogo da parte di Israele, sia da parte degli USA e dell’UE la risposta dei palestinesi è questa: “…i vostri tentativi di farci rinunciare ai nostri diritti o alla nostra lotta sono inutili. Il nostro popolo, che ha già sacrificato migliaia di martiri, i milioni di rifugiati che aspettano da quasi 60 anni di ritornare nella loro patria e i nostri 9000 prigionieri politici e di guerra detenuti nelle carceri israeliane non hanno fatto questi sacrifici per ottenere il nulla.”

Di fronte alle menzogne dei governi occidentali e di Israele che tendono a dipingere Hamas solo come un’organizzazione dedita al terrorismo, da parte dei futuri governanti della Palestina troviamo invece una notevole responsabilità, autorevolezza e lucidità politica nel definire le reali  condizioni in cui è inserito l scontro tra stato di Israele e palestinesi, riprendiamo sempre dalle dichiarazioni di Khalid Mashaal “Il nostro messaggio ad Israele è questo: non vi combattiamo perché siete di una certa religione o cultura. Gli ebrei hanno vissuto con i musulmani per 13 secoli in pace ed armonia; gli ebrei sono, per la nostra religione, “il popolo del libro” ; il nostro conflitto con voi è politico non religioso. Non abbiamo problemi con gli Ebrei che non ci sono ostili, ma con quelli che vengono nella nostra terra, si impongono con la forza, distruggono la nostra società e cacciano la nostra gente.Non riconosceremo mai a nessuna potenza il diritto di toglierci la terra e negarci il diritto ad uno stato sovrano. Non riconosceremo mai la legittimità di uno stato sionista sul nostro territorio per rimediare i peccati di qualcun altro o risolvere i problemi di qualcun altro. Ma se volete accettare la proposta di una tregua di lunga durata, siamo pronti a negoziare. Hamas stende la sua mano in segno di pace a chi è veramente interessato ad un pace basata sulla giustizia.”
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Il messaggio che sia i Palestinesi rifugiati nei campi profughi, sia quelli che vivono nei Territori Occupati hanno dato ad una nostra delegazione che si è recata in Siria e in Palestina è il seguente:

“ La pace in Palestina non ci sarà finché un solo soldato israeliano resterà sul suolo palestinese”.

La lotta dei palestinesi è strettamente legata alla lotta antimperialista delle masse arabe in medioriente ed in particolare alla lotta di resistenza anti-USA del popolo iracheno.

.·        .VIVA LA RESISTENZA PALESTINESE ED IRACHENA

.·        .PALESTINA LIBERA

.·        .IL MURO DELL’APARTHEID VA ABBATTUTO

.·        .CHI E’ PER IL MURO NON E’ PER LA PACE

.·   .BOICOTTARE I PRODOTTI ISRAELIANI E TUTTE LE ATTIVITA’ CULTURALI E SPORTIVE  ISRAELIANE NEL MONDO

.·        .ISOLARE POLITICAMENTE ED ECONOMICAMENTE QUESTO STATO OPPRESSORE

.· RIMETTERE AL CENTRO DELL’INIZIATIVA POLITICA LA MOBILITAZIONE AL FIANCO DEL POPOLO PALESTINESE

.·        .LIBERTA’ PER I 9000 PRIGIONIERI POLITICI

.·        .DIRITTO AL RITORNO PER TUTTI I PROFUGHI PALESTINESI

.· .LOTTIAMO PER AFFERMARE LA VERITA’ SULLA QUESTIONE PALESTINESE A FRONTE DELLE MENZOGNE DEI MEDIA E DEI GOVERNI FILO-ISRAELIANI E FILO-USA.

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Milano, 18 febbraio 2006                     L’ALTRA LOMBARDIA – SU LA TESTA

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Sul sito www.laltralombardia.it sono pubblicati documenti sulla questione palestinese e sulle elezioni appena svolte. Inoltre è pubblicato l’appendice di approfondimento a questo comunicato.

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Associazione politico-culturale L’altra Lombardia –  SU LA TESTA  
e-mail: laltralombardia@laltralombardia.it

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