TUTTI A ROMA IL 19 MARZO 2005
PER MANIFESTARE CONTRO LA GUERRA E L’ IMPERIALISMO USA PER L’IMMEDIATO RITIRO DELLE TRUPPE ITALIANE DALL’IRAQ

LA GUERRA SILENZIOSA ovvero l’embargo come arma di distruzione di massa

LA GUERRA PREVENTIVA come strumento di dominio del mondo intero

L’embargo è un’arma silenziosa e micidiale con cui sono stati già
uccisi un milione e mezzo di cittadini iracheni innocenti. Un vero e proprio genocidio che nessuno ha voluto fermare e pochi denunciare

L’Iraq è stato ferito a morte ben prima delle bombe della guerra preventiva. La strage non è cominciata con questa invasione, ma si è consumata negli anni, silenziosamente, ininterrottamente a causa dell’embargo.
Embargo è un vocabolo spagnolo che significa impedimento.
A seguito dell’invasione del Kuwait da parte di Saddam Hussein nel 1990, il Consiglio di Sicurezza ha approvato varie risoluzioni contro l’Iraq tra cui la risoluzione n. 661 del 6 agosto 1990 che:
(dal testo originale) “Decide che tutti gli Stati impediranno:
l’importazione sul loro territorio di tutti i prodotti di base e di tutte le merci provenienti dall’Iraq

la vendita o la fornitura …di tutti i prodotti di base o di tutte le merci compresi gli armamenti …ma escluse le forniture di carattere strettamente medico e, in caso lo giustifichino considerazioni d’ordine umanitario, le derrate alimentari a tutte le persone fisiche o giuridiche..
decide che tutti gli Stati si asterranno dal mettere a disposizione del Governo iracheno …fondi od ogni altra risorsa finanziaria od economica…”
Queste disposizioni non sono mai state revocate ufficialmente perché era previsto non solo che il governo iracheno dovesse  riconoscere l’indipendenza del Kuwait ( il che è avvenuto nel novembre 1994), ma anche che le ispezioni dell’ONU accertassero lo smantellamento del potenziale offensivo del Paese, soprattutto le armi di distruzione di massa.

Ma il motivo vero delle sanzioni era che gli USA volevano escludere il petrolio iracheno dal mercato a vantaggio di quello del Kuwait e dell’Arabia Saudita, Paesi debitori degli USA per le spese legate alla guerra  del Golfo.
Il prezzo di queste sanzioni è stato pagato soprattutto dalla popolazione civile e, in particolar modo, dai più deboli. A causa della mancanza di alimenti e medicinali dovuta all’embargo, tra il 1991 e il 1999 sono morti 500 mila bambini iracheni sotto i cinque anni vale a dire 55.555 all’anno, 4.629 al mese, 1.068 alla settimana, 152 al giorno.
Solo da maggio del 1996 l’ONU ha permesso all’Iraq di vendere un quantitativo limitato di petrolio per acquistare cibo e medicinali, il cosiddetto “oil for food” (petrolio in cambio di cibo). Nel 1998 l’ONU ha permesso all’Iraq di raddoppiare il quantitativo di petrolio da vendere.

Per dare un’idea dell’assurda crudeltà delle sanzioni che durano da più di dodici anni nei confronti della popolazione irachena ecco l’elenco di alcuni generi proibiti dall’ONU:

ambulanze, incubatrici, depuratori per l’acqua, equipaggiamenti per dialisi, guanti chirurgici, apparecchi per elettrocardiogramma, garza, medicamenti per l’epilessia, stetoscopi, bende, siringhe, giornali di medicina
gomma da cancellare, biciclette per bambini, libri scolastici, matite ,
temperamatite,  carta, spazzolini  da denti, dentifricio, carta igienica, vestiti, sapone, shampoo,
alimenti per l’infanzia, farina, vari generi alimentari
                                                                                                                            L’ALTRA LOMBARDIA - SU LA TESTA

MARZO 2005                                          

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